Berruti, c'è un po' di paura la forma non è smagliante

Berruti, c'è un po' di paura la forma non è smagliante Si prepara la supersfida del pallone Berruti, c'è un po' di paura la forma non è smagliante E' arrivato in finale con fortuna - Qualche malanno stagionale Il tifo della moglie Massimo Berruti, dopo la gran paura nell'Incontro contro Arrigo (un successo contrastato e lo spettro di una clamorosa sconfitta fugato proprio In extremis con il grosso aiuto della dea bendata), prepara con una certa ansia la partita-scudetto contro Bertela. Recuperato l'amico e cugino Barbero, un terzino che In giornata dì vena conquista « quindici • decisivi, Il capitano della Sempione Comed guarda con maggiore fiducia alla super-sfida contro la Marchesi di Barolo. • Non potrei mai dare II vantaggio di un uomo a Bertela — dice Massimo nella quiete della sua casa di Canelll — soprattutto in un momento come questo. Contro Arrigo abbiamo giocato praticamente In due, ora spero di ritrovare — contro un Bertola In gran forma — il morale e quello della mia squadra». Berruti, però, non è al massimo della condizione in quanto accusa un persistente dolore ad una vertebra, postumo stagionale di un vecchio Infortunio. Massimo si è allenato come al solito in palestra a Nizza Monferrato Insieme con il cugino Tino e Barbero, provando poi con I compagni la battuta nello sferisterio cuneese. Obiettivo principale In queste prove generali l'organizzazione della squadra, infilata senza scampo ad Alba dalle bordate di Bertola nei momenti più critici della gara. « Ad Alba — spiega Berruti — il solo Tino ha fornito un rendimento apprezzabile mentre Ghio ha palesato la sua inesperienza e Barbero ha perso "quindici" decisivi, lo, poi, non ho giocato al meglio delle mie possibilità fornendo nel complesso un rendimento molto discontinuo. La cosa a Cuneo non dovrebbe ripetersi; le probabilità di vittoria sono uguali per me e Felice, naturalmente giocando al massimo ». Per conquistare II suo terzo titolo (e frenare un avversario In fase di rilancio) Berruti dovrà superarsi. Il morale non è più quello di alcune settimane addietro e la sconfitta di Alba — unita alla opaca prova contro la Pievese — ha scosso l'atleta-pittore. Domani, In mezzo alla folla delie grandi occasioni, una persona soffrirà forse più di Massimo: è la giovane moglie, che lo segue in tutte le trasferte e che divide con lui le ansie della viglila e le gioie Co lo sconforto) del dopo partita. Il pallone elastico, sport che appassiona per la sua genuina essen- za, non è fatale per fortuna alle coronarle. Berruti, come II suo antagonista, è piuttosto preoccupato per le condizioni del tempo. Se continuasse a piovere lo spareggio dovrebbe essere rinviato e la cosa non piace a Massimo. « Vinca II migliore — borbotta — ma che si giochi questa partita. Altrimenti qui non si finisce più! ». Fra campionato, finali e tornei I ' big •• del pallone elastico hanno giocato in media tre (o quattro) partite alla settimana. Chi non li vede, atleticamente, nella loro giusta dimensione, può cambiare idea. Possiamo chiamarli I forzati degli sferisteri. Massimo Berruti

Luoghi citati: Alba, Barolo, Cuneo, Nizza Monferrato