Suez: ha passato il Canale la prima nave per Israele di Giorgio Romano

Suez: ha passato il Canale la prima nave per Israele Dopo l'accordo raggiunto con l'Egitto Suez: ha passato il Canale la prima nave per Israele Il transito è stato ritardato da alcuni contrattempi burocratici - Il "cargo" trasporta cemento e giunge dal porto romeno di Costanza (Dal nostro corrispondente) Tel Aviv, 2 novembre. La prima nave da carico con merci deitinate a un porto israeliano è passata oggi attraverso il Canale di Suez, da Nord a Sud, diretta al porto di Eilat sul Mar Rosso. Si tratta del vecchio cargo greco «Olympus» di diecimila tonnellate, che, partito domenica 26 ottobre dal porto romeno di Costanza con 8900 tonnellate di cemento, era giunto giovedì sera a Porto Said e avrebbe dovuto attraversare venerdì il Canale. Una serie di contrattempi ha ritardato il passaggio, perché non era stato concordato l'importo dei diritti di transito (oltre sedicimila dollari, 11 milioni di lire circa) e il versamento era stato poi fatto alla centrale cairota del Banco Kahìra, anziché alla filiale di Porto Said. A Gerusalemme il malumore era notevole, tanto più che il passaggio di una nave era stato rinviato varie volte nei mesi dì settembre e ottobre e gli israeliani avrebbero desiderato che ciò avvenisse prima della firma dei protocolli di Ginevra o almeno prima della consegna dei pozzi petroliferi di Ras Sudar. Il cargo greco «Valentina P.» aveva navigato per unidici giorni nel Mediterraneo il mese scorso e poi aveva avuto l'ordine di puntare su Haifa anziché verso Porto Said. Ogni volta, considerazioni di opportunità, avevano consigliato un rinvio, suggerito dal Dipartimento di Stato. Il passaggio della nave avvenuto oggi, nonostante le 48 ore di ritardo, dovute probabilmente a un effettivo disguido, segna una data importante perché può costituire l'inizio del normale transito di navi da Nord a Sud e da Sud a Nord, dirette o provenienti da porti israeliani. Quantunque l'avvenimento sia più importante dal punto di vista politico che da quello economico, gli specialisti ritengono che per un terzo almeno delle merci che giungono dall'Estremo Oriente e sono destinate ai porti mediterranei e viceversa, la via d'acqua di Lesseps sarà più conveniente del «canale» terrestre che dal porto di Eilat giunge al Mediterraneo e che ha funzionato in tutti questi anni. L'ambasciata australiana ha seguito con particolare interesse il viaggio della «nave cavia», perché l'Australia ha un importante e regolare scambio di merci con Israele, che finora si svolgeva soltanto attraverso il porto di Eilat. Anche la compagnia statunitense American President Line ha mostrato un particolare interesse per questa traversata, perché vorrebbe dare inizio a una linea regolare dall'Estremo Oriente al porto di Ashdod fin dal mese prossimo. Il cargo greco «Olympus», diciannovesima nave di un convoglio di venti mercantili che questa mattina ha iniziato la traversata a Porto Said (a mezzogiorno è passato per Ismailia), è giunto questa sera a Suez, all'estremità Sud del Canale, e proseguirà per Eilat, dove giungerà domattina per scaricare il cemento romeno che ha a bordo. Non si sa ancora se nei prossimi giorni percorrerà la via inversa con «merci legittime» israeliane destinate a qualche porto mediterraneo, ai sensi dell'articolo 7 dell'accordo del primo settembre. Giorgio Romano