Incinta ha ucciso il fidanzato che non voleva più sposarla

Incinta ha ucciso il fidanzato che non voleva più sposarla Delitto d'onore a San Severo di Foggia Incinta ha ucciso il fidanzato che non voleva più sposarla Avevano entrambi 17 anni - Dopo un'ennesima discussione, ha sparato a bruciapelo tutti i colpi contenuti nel caricatore della pistola ii til) l bi h ltl li Più lt (Nostro servizio particolare) Foggia, 2 novembre. Una ragazza di diciassette anni, Maria Florio, ha ucciso stamane a colpi di pistola un coetaneo, Michele Sabatino, con cui aveva avuto una relazione e che, adesso, si rifiuta-\ va di sposarla. Il fatto è avvenuto in un vicolo vicino al municipio di San Severo, a una trentina di chilometri da Foggia. Compiuto il delitto, la giovane si è costituita, con la pistola ancora in pugno, a una pattuglia di vigili urbani. Ai carabinieri che l'hanno poi presa in consegna. Maria Florio ha dichiarato di essere al secondo mese di gravidanza e di aver ucciso il giovane perché, dopo averla sedotta, si rifiutava di sposarla. Mi¬ hele Sabatino, che era eletricista, avrebbe dovuto compiere diciotto anni fra pochi iorni. Stamane si trovava con alcuni amici davanti a un caffè attiguo al municipio di San Severo, quando è sopraggiuna Maria Florio che ha chiamato il giovane in disparte e poi lo ha convinto a seguirla n una strada vicina, via Riorgimento. Qui i due giovani hanno cominciato a discutere animatamente. Sembra che Michele Sabatino, dopo essere stato fidanzato per alcuni mesi con la giovane, avesse da qualche tempo manifestao il proposito di lasciarla. Maria Florio, sentendosi «compromessa», non intendeva accettare la rottura del- la relazione. Più volte, secondo la testimonianza di alcuni amici della vittima, aveva litigato con il giovane che respingeva le sue insistenti richieste di matrimonio. Oggi, dopo un'ennesima discussione, Maria Florio ha estratto di tasca una pistola calibro 6,35 ed ha sparato da breve distanza contro il fidanzato tutti i colpi contenuti nel caricatore. Michele Sabatino, colpito da due proiettili al torace e al ventre, è caduto sul selciato. Soccorso dai passanti, è stato trasportato ormai agonizzante in ospedale, dove è morto dopo circa un quarto d'ora per gravi lesioni al cuore. Nel frattempo, Maria Florio, inseguita dagli amici della vittima che erano accorsi al rumore degli spari, è fuggita verso la centrale piazza del municipio sempre impugnando la pistola ormai scarica. Nella fuga ha incontrato una pattuglia di vigili urbani ai quali si è consegnata chiedendo di essere difesa dagli amici di Michele Sabatino. I vigili l'hanno scortata fino alla vicina caserma dei carabinieri. Qui ha confessato i motivi del suo gesto. «Non ne potevo più — ha detto —. Dopo quello che mi ha fatto, non voleva saperne di sposarmi. Dovevo fargliela pagare». s. s.

Persone citate: Maria Florio, Michele Sabatino

Luoghi citati: Foggia, San Severo