Si è costituito l'autista del camion investitore

Si è costituito l'autista del camion investitore La sciagura di giovedì a Samone d'Ivrea Si è costituito l'autista del camion investitore E' un giovane di Battipaglia; c'era con lui un secondo guidatore E' stato rilasciato dai carabinieri in attesa delle decisioni del giudice (r. a.) L'autista del camion che ha provocato, la sera di giovedì scorso, 11 grave incidente di Samone d'Ivrea, nel quale hanno perso la vita tre persone e una quarta è rimasta ferita, si è costituito ieri a Battipaglia, suo paese d'origine, e dove abita. Prima si era consultato con un legale. Si chiama Giuseppe Valva, ha 28 anni, è sposato con figli. I carabinieri hanno verbalizzato le sue dichiarazioni, poi lo hanno lasciato libero. Nei suol confronti, infatti, la Procura della Repubblica di Ivrea non ha preso ancora provvedimenti. Molto probabilmente il magistrato eporediese inviterà il Valva nella nostra città nei prossimi giorni per un interrogatorio, cui probabilmente seguirà il processo per direttissima. Giuseppe Valva, al momento dell'incidente, non era solo. Accanto a lui sedeva un secondo autista, Salva¬ tore Pecoraro, 26 anni, di Eboli, che si è pure presentato ai carabinieri per confermare la versione dell'amico. A quanto risulta, il Valva percorreva la statale 565 per la prima volta e intendeva raggiungere il casello dell'autostrada di Ivrea. « A quella curva, nel buio — avrebbe raccontato l'autista — ho visto i fari della "600" che veniva in senso contrario, ho avuto l'impressione che l'auto sbandasse a sinistra e, istintivamente, mi sono spostato anch'io a sinistra per evitare lo scontro, invece mi sono ingannato e c'è stato l'urto violento ». Sulla «600» viaggiavano tre operai della Olivetti che avevano appena concluso il turno di lavoro: Antonio Brasse, 48 anni, che era alla guida; Giuseppe Bruna, 45 anni, entrambi di MuriagUo; Michele Verretto Perussono, 42, di Baldissero. L'auto ha preso fuoco e 1 suoi occupanti, molto probabilmente già morti per la violenza dell'urto e le conseguenti fratture riportate, sono stati carbonizzati. II Valva e il Pecoraro hanno dichiarato di aver tentato di soccorrere gli occupanti della vettura, ma di essere stati respinti dalle fiamme. « Non sapevamo più che fare e quando ci siamo resi conto della tragedia, per timore di rappresaglie da parte dei congiunti delie vittime, abbiamo preferito allontanarci per venire a costituirci a Battipaglia ».

Persone citate: Antonio Brasse, Giuseppe Bruna, Giuseppe Valva, Michele Verretto Perussono, Pecoraro

Luoghi citati: Baldissero, Battipaglia, Eboli, Ivrea, Samone D'ivrea