"Michelangelo" a Imperia?

"Michelangelo" a Imperia? Storia quasi romanzesca di un antico dipinto "Michelangelo" a Imperia? Da anni un torinese sostiene di essere in possesso di una "Crocifissione" dipinta per Vittoria Colonna - Ha illustrato i motivi per cui ritiene l'opera autentica, ma i dubbi sono molti - Lo stesso soggetto venne dipinto da un allievo del maestro (Nostro servizio particolare.) Diano Marina, 29 dicembre. Il «Crocifisso con San Giovanni, Maria e due angeli », ritrovato nel 1917 nella Villa Bramafarina di Saluzzo, è «una autentica opera pittorica di Michelangelo » ha sostenuto oggi in una conferenza tenuta alla sala Don Piana di Diano Marina, il prof. Luigi Riccardo Piovano, torinese, trasferitosi da qualche anno ad Andora. Ottantacinquenne, ex bersagliere, ferito due volte in guerra e pluridecorato al valor militare, il prof. Piovano che dopo essersi dedicato alla pittura, ha approfondito gli studi pittorici e l'opera di Michelangelo Buonarroti, nella sua conferenza tenuta per commemorare il cinquecentesimo anniversario della nascita del maestro ha illustrato le vicende che hanno portato il dipinto a Saluzzo nella Villa in cui venne ritrovato sessant'anni fa. Negli Anni Cinquanta la « Crocifissione » fu anche al centro di un episodio di cronaca nera: il prof. Piovano venne aggredito e depredato del quadro, recuperato in seguito dopo l'arresto dei responsabili della rapina. Nell'ultimo ventennio il prof. Piovano attraverso esami critici e confronti con altre opere dell'artista fioren¬ tino è giunto alla convinzione che l'opera dedicata da Michelangelo a Vittoria Colonna, datata 1545, ritenuta perduta e ricordata soltanto attraverso copie, era quella che egli trovò nel 1917 a Villa Bramafarina. Il dipinto era sistemato nella cappella privata annessa all'edificio, un tempo officiata da un ordine monastico di clausura fondato da Deodata Roero dei marchesi del Vasto, che erano imparentati con Ferrante d'Avalos, marito di Vittoria Colonna. Da questo legame nascerebbe l'ipotesi che l'opera (che si ricorda conservata a Roma nel chiostro di San Silvestro) abbia potuto raggiungere la terra piemontese. Non sono pochi però coloro che contestano le affermazioni del Piovano: delle « Crocifissioni » esistono parecchie versioni anche in Liguria e tutti i possessori ne sostengono l'autenticità. Piovano afferma però che « vi sono molte prove che l'autentica " Crocifissione " dell'artista fiorentino sia quella dì Villa Bramafarina. Dalla radiografia si nota l'esistenza di tre disegni preparatori del Cristo, della Madonna e degli angeli, eguali a quelli, di indubbia origine michelangiolesca, che si trovano conservati in musei londinesi e parigi¬ ni, mentre un copista non avrebbe avuto bisogno di disegni preparatori ». Un'altra obiezione cui il prof. Piovano risponde per superare l'ipotesi che si tratti di un lavoro eseguito da un allievo di Michelangelo: la differenza fra i tratti delicati, sottili, quasi miniati de « La Crocifissione » con la plasticità scultorea di un'altra opera pittorica dell'artista, il « Tondo Doni ». b. v. Diano Marina. Il prof. Piovano davanti alla "Crocefissione" attribuita a Michelangelo

Persone citate: Bramafarina, Ferrante D'avalos, Luigi Riccardo Piovano, Michelangelo Buonarroti, Piovano, Vittoria Colonna

Luoghi citati: Andora, Diano Marina, Imperia, Liguria, Roma, Saluzzo