Duecentomila torinesi vivono in case indegne

Duecentomila torinesi vivono in case indegne Duecentomila torinesi vivono in case indegne Come quella di corso Regina 215 - Il Comune: "Per incuria e speculazione" - Interventi per il ripristino Circa duecentomila torinesi vivono oggi In edifici che si trovano in una condizione precaria: perdite d'acqua dal tetto e dall'impianto idrico, sporcizia nelle cantine e nelle soffitte, Ics.oni del muri che risalgono indietro nel tempo. E' uno stato di degradazione «dovuto all'incuria più completa da parte della proprietà che non esegue le opportune opere di manutenzione » imponendo però affitti esosi. Tali dati e constatazioni sono contenuti in un documento diffuso dall'amministrazione comunale. Lo spunto è stato offerto dalle proteste degli inquilini per le pessime condizioni In cui si trova lo stabile di corso Regina Margherita 215. Come si ricorderà sabato scorso un centinaio di abitanti della casa inscenò una manifestazione lanciando nel controviale masserizie, bottiglie e altri oggetti. I vigili urbani furono costretti a bloccare il traffico nella zona. Il 4 e il 13 luglio scorsi nell'edificio si registrarono crolli di balconi, una donna perse la vita, suo figlio rimase ferito. Il documento del Comune si Inizia appunto con la rievocazione del grave incidente e ricorda che la amministrazione ordinò sopralluoghi, emise ordinanze nei confronti del proprietario dello stabile e provvide a puntellare alcuni balconi e ballatoi rhf risultavano pericolanti. « Per quanto riguardava la stabilità dell'intero edificio — ricorda 11 comunicato — fu accertato che non sussistevano pericoli di sorta». Ma sono le condizioni generali dell'edificio gravemente deficitarie, come del resto accade in un rilevante numero di stabili In cui abitano duecentomila cittadini. DI fronte a questa situazione — continua la nota — 11 Comune si è preoccupato innanzi tutto di eliminare lo stato di pericolo sostituendosi se necessario al proprietari che rimanevano inattivi ed elevando anche contravvenzioni (la prima di 200 mila lire è del 2 dicembre scorso). Simili azioni « rientrano in quegli interventi che la Giunta ha deciso di attuare nel settore delle abitazioni per imporre il rispetto del regolamento edilizio e dell'igiene urbana ». Non sono interventi risolutivi, ricorda l'amministrazione, e il loro obiettivo è di ir alleviare alcuni macroscopici disagi dovuti al cattivo stato di manutenzione ».