E allora la crisi non esiste per chi vuol ancora sciare

E allora la crisi non esiste per chi vuol ancora sciare Giorni di spensieratezza con un po' d'incoscienza E allora la crisi non esiste per chi vuol ancora sciare Giorni di vacanza per migiaia di studenti e le loro famiglie in montagna. E' tempo di sport invernali. Quanto costa l'attrezzatura completa di uno sciatore? Dal bozzetto sovrastante risulta che, in linea di massima, il costo di un equipaggiamento completo può variare dalle 130 alle 630 mila lire, logicamente a seconda della qualità: sono cifre non indifferenti che, unite allo sfavorevole momento economico del Paese, dovrebbero far pensare a vendite ridotte all'osso, invece è il contrario. « Non abbiamo mai venduto tanto come quest'anno — dice Aldo Milanesio, titolare dell'omonimo negozio di articoli sportivi di Torino, uno dei più grandi d'Europa —, per la prima volta in alcune occasioni abbiamo dovuto chiudere il negozio per la troppa ressa. Pare che sia la stagione in cui tutti vogliono rinnovare l'attrezzatura: arrivano decisi a cambiare soltanto sci e scarponi, poi finiscono per concede:si anche pantaloni, maglioni e giacche a vento ». In un rapido giro fra gli stands vediamo le novità, gli articoli più richiesti e i dettami della moda per questa stagione sciistica. Fra gli sci il legno è definitivamente scomparso, o al massimo relegato agli attrezzi per i primi passi dei bimbi sulla neve: è giusto che sia così perché l'attuale altissima produzione permette di offrire a sole 30-40 mila lire sci in plastica che anni fa costavano il doppio; continua inesorabile l'« escalation » del fondo, forse aiutata anche dal basso costo dell'attrezzatura e dalla gratuità della pratica: anche qui sci in plastica (dalle 25 alle 50 mila lire) con solette a gradini o a squame che evitano l'improba fatica della sciolinatura; i classici, leggerissimi legni di betulla scandinavi, sono ormai soltanto appannaggio dei più bravi. Nessuna novità di rilievo negli scarponi, escluso un notevole aumento dei prezzi e un ritorno alla pelle per rivestire internamente il guscio di plastica, molto richiesto (costa solo 15 mila lire) un doposci di plastica a for¬ ma di zoccolo, vistoso ma confortevole. Malgrado sia ormai diffusa, almeno per chi non cade, la moda di sciare in « jeans », le industrie continuano a sfornare pantaloni sempre più imbottiti e sempre più colorati, così lontani dal classico blu cui eravamo abituati da decenni; sopra questi calzoni « mostruosi » si indossano maglioni norvegesi (anche qui un ritorno al passato) e giacche a vento di duvet, il morbido piumino d'oca che assicura un tepore piacevole anche se fa assomigliare all'omino della Michelin; le oche però sono rare e quindi una giacca costa quasi centomila lire, ma qualche industriale italiano ha inventato il piumino sintetico, un po' meno caldo ma che costa meno della metà. Altre novità non vi sono, escluso un massiccio arrivo di guanti cinesi: sono belli, coloratissimi e a prezzi irrisori (da 3 a 6 mila lire) rispetto alle cifre proibitive richieste per i migliori guanti nazionali, hanno però un difetto che denuncia una disat¬ tenta ricerca di mercato: la misura più grande, che forse per un cinese è ultrabbondante, non sono riuscito a calzarla. Gigi Mattana Occhiali min 3.000 max 15.000 Berretto min 2.000 lana max 10.000 Maglione min 10.000 max 50.000 Sotto min maglione max 10.000 Giacca min 20.000 avente max 70.000 r..o«+: min 4.000 Guantl max 25.000 ScarP°ni 1x 120.000 Attacchi min 15.000 max 70.000 min 30.000 max 160.000

Persone citate: Aldo Milanesio, Gigi Mattana

Luoghi citati: Europa, Torino