Azzurri forti a Madrid: 19-6
Azzurri forti a Madrid: 19-6 La Nazionale di rugby vince in Spagna Azzurri forti a Madrid: 19-6 (Dal nostro inviato speciale) Madrid, 20 dicembre. Abbiamo una valida Nazionale di rugby. Ora, dopo il 19-6 inflitto alla Spagna, lo si può sostenere senza timore di smentita. L'odierno successo, per il modo come è stato conseguito, resistendo anche al gioco intimidatorio del rivali, ci consente persino di guardare con ottimismo all'incontro che il 7 febbraio a Milano opporrà gli azzurri ai « maestri » francesi. Potremo anche perdere, non senza però aver prima combattuto da pari a pari. I quindici ragazzi di Ray Bish (diciassette, per l'esattezza, poiché Fedrigo e Ferracin hanno dovuto essere sostituiti perché messi k.o. dagli iberici) hanno sfoderato oggi notevole grinta. Più forti tecnicamente e tatticamente, alla fine hanno colto il frutto della loro superiorità, ma le vicende della gara e le condizioni ambientali hanno ingigantito la portata del loro successo. Su di un campo fangoso, battuto da una tramontana da congelamento, l'incontro ha avuto tre fasi nettamente distinte. La prima, per tutti i quaranta minuti iniziali, con gli azzurri a dettar legge (malgrado la palese partigianeria dell'arbitro francese Chardon), tanto da andare al riposo in testa per 9-0; la seconda, durata quasi tutta la ripresa, con gli spagnoli votati ad un arrembaggio rabbioso, cattivo e spesso scorretto, che ha fruttato loro l'accorciamento delle distanze fino a portarsi sul 9-6; Infine, la terza, che è coincisa con l'ultimo quarto d'ora e che ha visto nuovamente dilagare gli azzurri, sorretti da un Altigeri, un De Anna ed un Marchetto a dir poco favolosi. E' finita 19-6, ma se l'incontro fosse durato ancora qualche minuto il bottino sarebbe stato ancor più vistoso. Ormai capitan Bonetti, Quaglio, Baraldi, Bona, Salsi e DI Carlo (entrato al 60' portando fresche energie) avevano ridotto alla ragione la foga spagnola. Con questo successo l'Italia ha già raggiunto un risultato di prestigio nella Coppa Europa per nazioni: comunque vada a finire la competizione, il terzo posto è assicurato, alle spalle di Francia e Romania (le due Nazionali, cioè, che dobbiamo ancora incontrare). Una posizione che, pur rimanesse questa, ci vedrebbe comunque ai vertici del valori continentali. Un merito certamente rilevante va, oltre che agli atleti, ai dirigenti guidati dal presidente Martone. L'avere ingaggiato l'allenatore gallese Bish, l'aver potenziato ed unificato il settore tecnico affidato ad Aldo Invernici, si sono dimostrate tutte mosse felici e producentl. Giuliano Califano ITALIA: Caliguri; Marchetto, Blessano, Vezzani, Da Anna; .Ponzi, Franceschini; Baraldi, Bonetti, Salsi; Fedrigo (Passarono dal 40'), Quaglio; Altigeri, Ferracin (Di Carlo dal 60'), Bona. Marcatori: al 16' Marchetto m. t. da Ponzi; al 32' calcio piazzato di Ponzi; al 68' meta della mischia spagnola trasformata da Ipina; al 78' Di Carlo m.n.t.; all'80' Marchetto m.t. da Ponzi.
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