Negozianti: guerra a tre maximenati

Negozianti: guerra a tre maximenati Metro, Ingros e Garosci Negozianti: guerra a tre maximenati Per concorrenza sleale -1 giudici: i grandi magazzini (all'ingrosso) non vendano giocattoli Un gruppo di commercianti al dettaglio di giocattoli ha fatto ricorso al pretori di Torino dottor Burbatti e di Moncalierl, dottor Russo, accusando di concorrenza sleale 1 titolari del grandi magazzini all'Ingrosso «Metro» di Torino, «Ingros» di Moncalierl, «Garosci» di Nichelino. Secondo i ricorrenti la possibilità, concessa indistintamente ai titolari della tessera di acquistare giocattoli a prezzi da grossista, sottrae clientela ai dettaglianti. E questo tanto più In epoca natalizia. Entrambi i magistrati hanno dato ragione ai negozianti al minuto, ordinando agli amministratori dei tre magazzini di sospendere temporaneamente la vendita di giocattoli e altre merci analoghe, a chi non dimostri la sua qualità di commerciante o grossista di tali prodotti. Il ricorso è stato chiesto ai sensi dell'articolo 700 del codice di procedura civile, che dispone provvedimenti urgenti «per riparare un danno grave e attuale». Le tre cause saranno discusse il 23 dicembre davanti al pretore Burbatti per la « Metro » e 11 31 gennaio davanti al pretore Russo per « Garosci » e la « Ingros ». I ricorrenti sono: Luigi Forclrpi, titolare della «Casa dei Balocchi», via Tripoli 30; Walter Germena, della ditta Bonlnl, via Cernala 2; Luigi Vair, della omonima ditta, via De Malstre 85; Gianfranco Grassi, ditta Porino, corso Vittorio 85; Ermenegildo Bertagna e Reosta Gariglio, contitolari del «Nano blu», corso Agnelli 42; Sergio Bessone, della omonima ditta, via San Donato 24; Pietro Del Sedlme, ditta omonima, via Monginevro 22; Carlo Arpellino, ditta «Al Sogno dei Bimbi», via Salber- IH 11 ii i ti 111111 i ti ii 1111 il i trand 29; Maria Renza Fassl, ditta «Il Cucciolo», Nichelino, viale 25 aprile 87. L'iniziativa dei negozianti a tutela del proprio lavoro potrebbe estendersi anche ad altri settori merceologici con ripercussioni enormi sul giro d'affari dei grandi magazzini in questione, soprattutto in questo periodo. Sostiene il difensore dei commercianti, avvocato Pacchiana: «E' vero che nei tre magazzini l'accesso non è consentito a tutti i consumatori ma esclusivamente al clienti muniti di una particolare "tessera dì acquisto", che dovreb be essere concessa soltanto agli utilizzatori professionali. Ma que sta cautela non è appoggiata da provvedimenti idonei ad evitare la vendita al minuto, in quanto i clienti possono accedere a tutti i reparti, acquistando merci diverse». 1 ricorrenti hanno esibito le fatture di due commercianti di giocattoli che hanno acquistato alla «Ingros» le merci più disparate da una pinza ad un paio di scarpe, da un'insalatiera alla stufa a carbone. Secondo quanto ha riconosciuto 11 pretore Burbatti nella sua ordinanza, «le modalità di vendita configurano un comportamento contrario ai principi della correi tezza professionale, una forma dt concorrenza sleale, sottraendo clientela al dettaglianti, che ne ri sentono un grave danno soprattut to in un periodo come questo». Se si considerano gli interessi in gioco (decine di milioni, che potrebbero diventare centinaia se l'iniziativa si estende ad altri settori) è da ritenere che la decisione dei due pretori sia soltanto 11 primo atto di una lunga guerra. minutimi imi mimimim

Luoghi citati: Nichelino, Torino