Processo alla banda che rubava opere d'arte in chiese e alloggi

Processo alla banda che rubava opere d'arte in chiese e alloggi Iniziato ieri, quarantadue imputati alla sbarra Processo alla banda che rubava opere d'arte in chiese e alloggi Una trentina di templi c edifici svaligiati, scalpellando perfino antichi caminetti dal muro Undici gli accusati di furto, gli altri devono rispondere di ricettazione o incauto acquisto S'è Iniziato ieri mattina alla prima sezione del tribunale (pres. Palaja, cane. Fornari, p.m. Marzachi) il processo a quarantasei persone accusate di furti d'oggetti e mobili d'arte, in chiese, musei e case private. La banda, alla quale è contestato 11 reato di associazione per delinquere, annovera tra i suoi componenti undici esecutori materiali, una quindicina di ricettatori e una ventina di persone accusate di reati minori, come l'incauto acquisto. In tutto sono stati rinviati a giudizio quarantasei imputati. Nutrito anche 11 collegio di difesa, composto da uni trentina di avvocati, i più noti del foro torinese (avvocati Del Grosso, Forchino, Longhetto, Dal Fiume, Ledda, Masselli, Gianaria e altri), legali di Piacenza, Parma e Milano (professor Nuvolone). L'intera mattinata è trascorsa per controllare la posizione di ogni imputato per evitare possibili nullità. Superate poi numerose eccezioni preliminari sollevate dalla difesa, il dibattimento vero e proprio s'è iniziato nel tardo pomeriggio con l'interrogatorio degli imputati. A tarda sera ne erano stati sentiti due o tre. La serie di reati contestati alla banda, composta per la maggior parte da persone di Moncalieri, Nichelino e Trofarello, è semplicemente impressionante. Nel solo 1971 ha svaligiato una trentina di chiese a Santena, Giaveno, Carmagnola, Casalborgone, Carignano (candelabri, inginocchiatoi, arredi) e una decina di case private, ripulite stanza per stanza, dal sa¬ lotto Luigi XVI al soggiorno in stile Luigi Filippo, compresi quadri d'autore. Ad illustrare l'impegno «professionale)) dei ladri basti l'esempio del furto all'istituto agrario Bonafous di Chieri, dove due caminetti sono stati letteralmente scalpellati dal muro. Gli undici imputati accusati di aver commesso la maggior parte dei furti sono: Antonio Romeo, 47 anni, Giuseppe Guerra, 31 anni, Giuseppe Andreacchio, 30 anni, Rocco Arena, 33 anni, Gianfranco Panteslo, 32 anni, Giorgio Prest, 27 anni, Lauretta Gozzo, 25 anni, Giacinto Gavietto, 43 anni, Michelangelo Bottero, 28 anni, tutti di Moncalieri; Giuseppe Jacolino, 37 anni, via Nizza 67 e Maurizio Beilami, 25 anni, Nichelino, via Pacinotti 3. Il processo continua oggi. II gruppo dei quarantadue imputati ascolta la lettura del lunghissimo capo d'accusa