Momento magico del Torino I "malati,, portano fortuna

Momento magico del Torino I "malati,, portano fortuna E cambiato tutto nella squadra granata Momento magico del Torino I "malati,, portano fortuna Dopo Graziani anche Zaccarelli è passato dall'infermeria al ruolo di goleador ■ Ieri allenamento in allegria: reti di Castellini e Radice Ieri Graziani ha compiuto 23 anni e l'aria di festa che si respirava attorno e dentro al Filadelfia deve avergli fatto molto piacere: tutto l'allenamento dei calciatori granata è andato avanti in allegria rumorosa, scoppiettante, con una partitella giocata con uguali dosi d'impegno e di risate e Graziani può anche aver pensato che ogni gol segnato era in fondo come una candelina spenta su una torta preparata in suo onore. Per il Torino è un momento magico, tutto va bene oggi e tanto promette il domani: persino i guai vengono risolti in fretta, addirittura finiscono per portar fortuna, basta pensare al malanno di Graziani nella settimana prima del derby (una caviglia dolorante, lunghe cure con esito felice, recupero In extremis e buona partita del giocatore, con un gol decisivo messo a segno) e a quello di Zaccarelli pochi giorni prima di MilanTorino (un'altra caviglia acciaccata, un'altra intensa razione di cu- re con impacchi d'argilla e ben-daggi. un altro recupero deciso a poche ore dalla partita festeg- giato con un gol molto Importante). A questo punto è logico che una persona dotata di senso dell'umorismo come il dottor Boccardo, visto cadere ieri pomeriggio un giocatore dopo un contrasto, con danni ipotizzabili ad una caviglia, abbia indicato in lui un potenziale goleador: • Ecco chi segnerà domenica! ». Poi il giocatore si è rialzato, senza alcun guaio, e poiché si trattava di Roccotelli è caduto il problema di trovargli posto in squadra per sfruttare la nuova cabala dell'infortunio porta-gol. Tutto Ja vedere questo allenamento del martedì al Torino. Intanto per avere conferma che le cose sono molto cambiate da un anno in qua — una volta il secondo giorno della settimana era una specie di muro del pianto, con poco lavoro fisico e molte lamentele e magagne — poi per apprezzare sul piano del • divertissement » // comportamento di professionisti seri che trovano an- 1 „„„„ Icora 9Ust0 "el locare a pallone in spensierata anarchia. Cosi si sono visti portieri che facevano gol (Cazzaniga con una botta di destro in corsa. Castellini su rigore e addirittura di testa), uno • stopper » che taceva I) portiere (Mozzini) e un centrocampista che faceva l'arbitro (Zaccarelli, che per via della caviglia ulteriormente • provata » nella gara di San Siro deve ridurre per un paio di giorni gli sforzi). Zaccarelli ha recitato bene la parte dell'uomo col fischietto, con tanto di eccessi, punendo ogni volta Pulici che dopo essere stato atterrato in area veniva trattato come • simulatore » mentre dall'altra parte Castellini — ovviamente impegnato come • punta » — aveva libertà assoluta d'interventi, con tanto di tuffi per afferrare le caviglie dell'avversario (Pullci, soprattutto). Pulici si vendicava con Zaccarelli tirandogli addosso zolle di fango in serie ripetute, particolarmente abbondanti al fischio finale — che naturalmente sentenziava la vittoria dell'altra squadra — quando ci aspettavamo che dallo spogliatoio arrivassero alcune torte alla panna da tirare sulla faccia per completare al meglio questa partita-happening. Persino Radice, notoriamente tedesco di Brìanza, ha avuto un ruolo attivo nella vicenda, segnando un bel gel di sinistro, al volo, ma fallendo qualche tocco per • servire » un Pullci sempre ai tamato di passaggi da rete. Il trainer è ritornato serissimo dopo l'allenamento, nel commentare la situazione di questo Torino molto lanciato e molto elogiato: « E' una situazione più che soddisfacente — ha detto — perché un risultato come quello di Milano lascia sicuramente una precisa traccia nel morale dei giocatori. Ma io voglio Insistere sul fatto che già in precedenza il Torino ha fatto vedere le sue qualità, già su altri campi avremmo potuto cogliere la vittoria esterna: a Roma, per esempio, e pure a Bologna dove abbiamo perso. A San Siro abbiamo raccolto frutti più consistenti ed è logico che questo serva a renderci tutti più convinti ». E' stato detto e ripetuto che Radice fa un passo per volta anche nel discorsi, cioè parla solo della partita in arrivo, senza spingersi più avanti nelle previsioni. Bisogna fare una leggera correzione: « Due passi per volta — dice Radice — infatti ora penso a Torino-Como e Fiorentina-Torino, non conosco nemmeno il calendario che ci aspetta più tardi. So invece che ci sarà una sosta tra queste due partite, il 28 dicembre, per la partita della Nazionale e devo dire che la cosa mi infastidisce un po': queste interruzioni del campionato creano sempre un po' di scompenso alle squadre, ovviamente bisogna rimediare programmando al meglio la preparazione e il riposo dei giocatori ». Adesso che il Torino ha superato l'esame-squadroni (battuti Napoli e Juventus) e l'esame-San Siro (battuta una tradizione per 21 anni contraria), resta da superare l'esame-provinciali nel senso che I granata dovranno badare a non perdere punti preziosi in casa con avversari tipo il Como in arrivo domenica allo Stadio. Radice eccepisce: » lo voglio che la squadra sia pronta ad affrontare tutti questi problemi, sto cercando di fare con i giocatori un'esperienza tale da trovarci sempre preparati per tutte queste evenienze. Speriamo di superare bene tutti gli esami, non ne mancheranno: alla fine del campionato mancano ancora 21 partite ». Perfetto: Radice tratta il campionato come una partita a dama, fa una mossa e ne pensa due. Non una di più. Antonio Tavarozzi

Luoghi citati: Bologna, Como, Filadelfia, Milano, Napoli, Roma, Torino