Operaio confessa: "Ho ucciso mia moglie perché aveva assassinato la nostra bimba,,
Operaio confessa: "Ho ucciso mia moglie perché aveva assassinato la nostra bimba,, Allucinante tragedia in una casa di Colma presso Bolzano Operaio confessa: "Ho ucciso mia moglie perché aveva assassinato la nostra bimba,, La figlia, 14 mesi, è morta soffocata da un cuscino - Il racconto dell'uomo, un quarantenne dipendente Enel, è punteggiato da numerose contraddizioni - La donna aveva 35 anni (Dal nostro corrispondente) Bolzano, 16 dicembre. Feroce duplice delitto a Colma, una frazione del comune di Ponte Gardena, che si trova sulla strada nazionale del Brennero ad una ventina di chilometri da Bolzano. Poco dopo le 12, nell'appartamento d'un edificio a tre piani alla periferia dell'abitato, i carabinieri hanno scoperto il corpo d'una bimba sud-tirolese di 14- mesi, Edith Trogger, morta soffocata da un cuscino, e quello della madre Anna, 35 anni, alla quale erano state inferte una trentina di coltellate. Entrambi i cadaveri si trovavano nella cucina dell'alloggio, quello della piccina supino su un tavolo, quello della madre disteso sul pavimento in una pozza di sangue. Il marito, Sebastiano Trogger, 40 anni, capoturno pres so la centrale dell'Enel di ) a ohe ona olelio elno msi, olo ni, te nao, no ain gs di Cardano, ha confessato di aver ucciso la moglie questa notte, dopo aver scoperto che essa aveva soffocato la figlioletta. « Quando ho visto il cadaverino — ha detto — ho avuto l'immediata certezza che la colpevole era lei, ho perso la testa e l'ho colpita numerose volte con tutte le mie forze al torace, al ventre, sulle braccia, sul collo e sul viso. Poi, ho tentato di uccidermi ». Questa versione suscita però molte perplessità tra gli inquirenti, non soltanto per l'enigmatica personalità di Sebastiano Trogger, ma anche perché il suo racconto lascia spazio a numerosi dubbi, ed è punteggiato da diverse contraddizioni. Il duplice delitto di Colma è stato scoperto dai carabinieri verso le 12 di oggi. Li aveva chiamati al telefono un altro dipendente dell'Enel, l'operaio Fabio Magnani, che abita al terzo piano della casa dov'è avvenuto il tragico episodio. Il Magnani ha raccontato che il Trogger si era presentato davanti alla porta del suo alloggio con la faccia stravolta, dicendogli: « Chiama subito i carabinieri, perché in casa mia è successo qualcosa di grave ». Quando i tutori dell'ordine sono arrivati, l'assassino li ha accompagnati nell'atrio dell'appartamento e senza parlare, con un gesto della mano, ha indicato i cadaveri della moglie e della bambina. Posto di fronte alle prime contestazioni, ha raccontato di essersi reso conto della morte della piccola Edith poco dopo la mezzanotte « Ieri sera mia moglie aveva un'espressione molto strana, sembrava ammalata e non rispondeva alle mie domande. Quando sono andato in cucina e ho visto sul tavolo il corpo della bambina morta soffocata, ho capito che l'aveva uccisa e mi sono scatenato, brandendo un col tello. Poi sono andato in una altra stanza, ho svegliato i miei altri due bambini, Gabri, di 5 anni e Judy, di tre, li ho caricati in auto per portarli a Brunico, a casa di una mia sorella. Nel ritorno a Colma, ho deciso di uccidermi e a questo scopo ho comprato un flacone di tranquillanti in una farmacia di Bressanone ». Rientrato a casa, il Trogger ha aperto il rubinetto del gas, ma sembra che l'impianto fosse guasto; l'uomo avrebbe allora ingerito le pastiglie che aveva comperato. « Stamane — ha proseguito l'uxoricida — mi sono sve gliato verso le undici, e mi sono recato nell'appartamento del mio compagno di lavoro per dirgli di chiamare subito i carabinieri ». L'assassino, un uomo intrO' verso, è stato interrogato dal giudice istruttore, dott. Co raiola, e dal comandante della compagnia dei carabinieri di Bolzano Enzo Pizzi sthfusvrscmcsnagLdppzPtn«gn«dsdl4«Pc«b«ciLvc
Luoghi citati: Bolzano, Bressanone, Brunico, Ponte Gardena
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