In Provincia discussa la posizione del liberale che è passato all'Uld

In Provincia discussa la posizione del liberale che è passato all'Uld In Provincia discussa la posizione del liberale che è passato all'Uld Il segretario del pli esprime "amarezza e disgusto" - Fantino (de) : "Si ricostituisce il superpartito col pei" - Ardito (pei) : "Non vogliamo dividere gli altri" Anche la Provincia, dopo il Comune e la Regione, ha il suo « ex liberale »: è Roberto Gavazzi, che con la decisione annunciata eri di aderire all'Uld ha movimentato una piatta seduta del consiglio provinciale di marca natalizia. Così, invece degli auguri, i gruppi si sono scambiati vioente accuse, rivangando vecchie polemiche. Gavazzi ha lamentato la « acrifico manifestazione di rigetto » del pli nei confronti delle proposte venute dalla sua corrente « per un azzeramento teso ad una revisione di idee, metodi, uomini e strutture » dopo la sconfitta del 15 giugno. Ha aggiunto di essere contrario ad uno « scontro frontale » e ad un centro sinistra allargato al pli. « Lasciare, per un aprioristico anticomunismo che copre solo logiche di potere, il monopolio del consenso e del progresso al pei, ci sembra una rinuncia all'ipotesi iberale — ha detto Gavazzi — quando invece compito nostro è di verificare il concreto operare e l'evoluzione in atto nel pei medesimo, recuperando tematiche liberali oggi gestite da altri». Dopo il missino Boetti-Villanis — che ha definito « una pugnalata all'elettorato » la posizione di Gavazzi — ha parlato il liberale Arrigo: « Esprimo — ha detto — profonda amarezza e notevole disgusto per gli ultimi avvenimenti della politica piemontese, soprattutto per quest'operazione di tra¬ a e s i e — i ¬ sformismo politico capeggiata da Alessio, un "habitué" del trasformismo ». Arrigo ha detto che sono spiegabili le defezioni di Panzini (muis) — «un contestatore di sempre all'interno del suo partito » — e di Biffi Gentili « aiieroico alla maggioranza ». Discorso diverso per « Rossetto e compagni, passati dall'ottuso corporativismo alle brache in mano nei confronti dei comunisti :;. « Perché tanta rapidità in quest'operazione? », si è chiesto Arrigo. « Perché se nvn viene il 31" voto per il bilancio, la giunta socialcomunista alla Regione cade. Posso rivolgere un invito alle sinistre: attenzione ai servi sciocchi che stanno arrivando ». Sono seguiti altri interventi. Brustia (de): « Come avete potuto, a distanza di sei mesi, tradire un voto anticomunista? ». Brlzio (de): «Il cinismo politico ha guidato un'operazione squallida e inaccettabile che deteriora il quadro democratico ». Carlino (msi-dn): « Il partito di Cavour è seppellito ». Francisco (pri): « E' un fatto che non giova certo all'unità delle forze laiche ». Fantino (de): « Si sta ricostituendo il superpartito con il pei, supposto che prima non ci fosse ». La difesa a Gavazzi è venuta dal socialista Coucourde, che ha Invitato biblicamente a non giudicare: « Per ora dobbiamo prendere atto del travaglio auspicando il dialogo con il nuovo gruppo ». Il pei Ardito ha detto che le forze politiche dell'opposizione « stentano a prendere atto della realtà mutata con il 15 giugno » arroccandosi su vecchie posizioni di potere: « Nella dichiarazione del nuovo gruppo non c'è nessuna scelta rispetto alla maggioranza: è una posizione dì confronto ». Infine Ardito ha respinto l'accusa che il suo partito abbia « lavorato per dividere gli altri ». Il consiglio prosegue oggi.

Persone citate: Biffi Gentili, Boetti, Brustia, Cavour, Coucourde, Fantino, Gavazzi, Panzini, Roberto Gavazzi, Villanis