Eletti tutti i dirigenti della Rai-tv Adesso c'è da applicare la riforma

Eletti tutti i dirigenti della Rai-tv Adesso c'è da applicare la riforma Dopo contrasti, rinvìi e polemiche (che continuano) Eletti tutti i dirigenti della Rai-tv Adesso c'è da applicare la riforma Le ultime due nomine : Andrea Barbato, direttore del Telegiornale "laico", e Enzo Forcella, direttore del terzo programma radiofonico - Positivo commento della Fnsi Koma, 16 dicembre. Dopo i «sì» di Andrea Barbato ed Enzo Forcella, che dirigeranno il secondo telegiornale e la terza rete radio al posto dei rinunciatari Alberto Sensini e Furio Colombo, si è conclusa la tormentata stagione delle nomine. Le nomine di Barbato e Forcella sono state fatte ieri sera, poco dopo la mezzanotte, dai consiglio d'amministrazione della Rai. E, come già nella votazione precedente, si sono dissociati dalla maggioranza del Consiglio, abbandonando l'aula, i delegati del pei, Damico e Ventura, il consigliere repubblicano Matteucci e quello liberale Compasso. Comunisti e repubblicani avevano chiesto di rinviare le due sostituzioni a una riunione successiva a quella della commissione parlamentare (in programma domani), ma la richiesta era stata respinta. Andrea Barbato è stato eletto con 11 voti su 12 presenti, Forcella all'unanimità. Il socialdemocratico Ruggiero ha giustificato il suo no a Barbato in quanto la sua scelta «non riproduce l'equilibrio dell'organigramma votato dal Consiglio il 2 dicembre che assicurava la presenza di Alberto Sensini». «Una personalità d'alto livello culturale come . Enzo Forcella, nominata per la terza rete, è poi — secondo Ruggiero — assolutamente sprecata. Tutti sanno infatti che la Terza è pressoché inesistente, perché ha un limitatissimo campo d'ascolto». (Il consigliere del psdi aveva proposto lo spostamento di Sergio Zavoli al telegiornale e Forcella al giornale radio, ma la richiesta non era stata accolta). Sempre in merito alle nomine, la Federazione nazionale della stampa si è espressa nel complesso positivamente, e in un comunicato inviato al presidente della Rai, Finocchiaro, ha manifestato la propria soddisfazione. «Questo giudizio, naturalmente — dice tra l'altro il documento — nulla toglie alle critiche severe che il sindacato unitario ha rivolto complessivamente alla logica partitica che ha spesso condizionato il comportamento del consiglio di amministrazione. Ma dobbiamo anche sottolineare che nelle scelte dei direttori giornalistici complessivamente è prevalso nelle varie fasi il positivo criterio di professionalità ed autonomia». Ultimo in ordine di tempo, ma non per questo meno violento, è esploso il caso Fioriera (socialista nominato direttore della seconda rete Tv). Il repubblicano Giacomo Carboi ni, il più battagliero dei cinque sindaci della Rai, dopo aver impugnato le nomine al fine di ottenerne l'annullamento dalla magistratura «per illegittimità», ha presentato un esposto contro di lui chiedendo il sequestro di un contratto di consulenza stipulato tra la Eri e Fichera dal maggio '69 al dicembre '72, durante il periodo in cui Fichera, allora segretario generale della Fondazione Olivetti, faceva parte del comitato direttivo della Rai. La magistratura si sta ora occupando del caso per accertare se sia ipotizzabile il reato. Con l'organigramma approvato ieri notte 21 poltrone sono state divise fra 12 democristiani, 7 socialisti e 2 socialdemocratici, mentre 2 vicedirettori generali e 8 direttori centrali sono stati rimossi dalla carica. «2 Ora e necessario procedere con speditezza nell'applicazione della legge di riforma dell'azienda — hanno sottolineato i dirigenti della Fnsi Murialdi, Ceschia e Curzi —. Sollecitiamo i direttori delle testate radiotelevisive di presentare, al più presto, il loro programma politico-editoriale e di confrontarsi su di esso con le assemblee dei redattori. Sarà questo il vero inizio di un lavoro comune per affermare completamente i princìpi di pluralismo, autonomia e decentramento». Il comitato di redazione del centro di produzione di Torino della Rai-tv ha protestato contro il comunicato della Fnsi secondo il quale la sostituzione di Furio Colombo e Alberto Sensini con Forcella e Barbato ha « migliorato il quadro complessivo delle nomine ». « Ciò implica — è detto in un comunicato — un giudizio professionale inaccettabile nei confronti dei giornalisti dimissionari e degli altri colleghi precedentemente nominati ». Giuseppe Fedi : , CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 7DC G. Bolacchi V. Branca - L. Elia - G. Gregori - E. Manuelli • R. Russo Jcrvolino W. Tulli 3PSI Beniamino Finocchiaro - Gioj vanni Ferrara • Massimo Pini DIRLI «JRt (.fMKUh t vu:n>iRfTTOfti Leone Piccioni (DO 1. rete Tv: Mimmo Scarnilo (DC) 1. telegiornale: Emilio Rossi (DC) 2. rete Tv: Massimo Fioriera (PSI) 2. telegiornale: Andrea Barbato (PSI) Gianni Pasquarelli (DC) Direzione tecnica: Aldo Ricconi! (DC) Direzione del personale: Giuseppe Antonelli (PSI) Direzione commerciale: Tiziano Cristiani (PSI) Direzione amministrativa: Paolo Castelli (DC) 1. programma radio: Giovanni Baldari (PSDI) giornale radio: Sergio Zavoll (PSI) programma radio: Vittorio Citerich (DC) 2. giornale radio: Gustavo Selva (DC) 3. programma radio: Enzo Forcella (PSI) 3. giornale radio: Mario Pinzami (PSDI)

Luoghi citati: Fnsi, Torino