Anche il Vaticano vuole cotrapposizione al pci

Anche il Vaticano vuole cotrapposizione al pci Anche il Vaticano vuole cotrapposizione al pci "Profondissima esultanza" per questa decisione espressa dagli ex deputati de che hanno aderito alla "Costituente di destra" di Almirante Roma, 16 dicembre. I L'interpretazione solamente ideologica contro il marxi-1 smo sembra vacillare nel do-1 cumento dei vescovi italiani j dopo un autorevole commen- j to apparso stasera sulla pri- : ma pagina dell'Osservatore Romano. In esso si parla di « contrapposizione vigorosa » al comunismo e si rilancia l'appello all'unità politica dei cattolici, che da Papa Giovanni in poi aveva ceduto ad un maggiore pluralismo. « Bisogna levarsi dal sonno — scrive don Virgilio Levi, vice direttore del giornale vaticano — il tempo dell'ambiguità deve essere finito. Chi è cristiano deve fare le sue scelte coerenti anche nel campo specifico della vita sociale. Questo può significare contrapposizione vigorosa di idee e orientamenti. Gli avversari parleranno di " scontro ", di " lìnea dura ", ma non si tratta di "guerra di religione " ». L'articolo precisa che « i cristiani hanno rinunciato da tempo a prevalere con la forza, ma sarebbero degli inetti o dei transfughi se, in nome di una malintesa pace che significa disimpegno e acquiescenza alle tesi dei vincitori del momento, rinunciassero a proporre vigorosamente la loro visione della vita proprio nel momento di maggior bisogno ». Questi brani sembrano ovviamente una ratifica vaticana nella linea di contrapposizione al pei sostenuta nella de da Fanfani in contrapposizione al «confronto» sul piano pratico, ma fermo sul piano ideologico, proposto da Moro e Zaccagnini e accettato, fra gli altri, dal consiglio nazionale delle Acli, che ha respinto la linea del « muro contro muro ». A parziale rettifica di questa interpretazione, derivante dal commento, ci viene fatto autorevolmente notare che il senso preciso della dichiarazione sarebbe questo: i cattolici devono rinsaldare la loro adesione ideologica proprio per consentire, da posizioni sicure, scelte politiche fondate, se necessario al bene comune, sul pluralismo di partiti. E' trasparente il riferimento al pei e, ancor di più, il sostegno dato allo sforzo di Zaccagnini per una de rinnovata e popolare. Don Levi riafferma che « il comunismo costituisce oggi il più forte complesso antagonista del mondo cristiano, per la logica inevitabile che i suoi principi ispiratori coinvolgono », e dichiara che « l'illusione, contraria alla dottrina» di essere simultaneamente cristiani e marxisti, « dev'essere combattuta e annientata se si vuole che la confusione abbia termine e che l'Italia prosegua per una strada di autenticità ». Questa parte può riguar- dare, in modo specifico, i « cristiani per il socialismo e movimenti analoghi, ma il monito vaticano è esteso a tutti i cattolici »; « è aera mente auspicabile che l'ora del responsabile discernimen to cristiano — conclude l'organo vaticano — sia giunta e duri nel tempo: si profila infatti una stagione difficile, per la quale occorre che tutti siano ai loro posti, con le idee chiare, con la volontà vigile e decisa: anche per quella carità di patria che fa parte dei comandamenti della legge di Dio ». E' evidente che la dichiarazione episcopale, non cristallina se si presta a contraddittorie esegtsi, è il risultato di valutazioni anche contrastanti dopo il referendum sul divorzio e l'avanzata del pei del 15 giugno: ha prevalso la « linea Poletti », fatta propria da Paolo VI. Non a caso gli ex deputati de Giaccherò e Greggi, rispettivamente presidente e segretario della « costituente di destra » lanciata da Almirante, hanno inviato stasera un telegramma alla conferenza episcopale per esprimere « pro¬ 1 fondissima esultanza e grati | tudine », assicurando che « la costituente di destra darà o gni possibile collaborazione ». Ben diversa la reazione di cattolici progressisti. Il presidente delle Acli di Torino, Giuseppe Reburdo, ha detto che i vescovi negano l'autonomia politica dei fedeli, il pluralismo, dividono i credenti in « buoni » e « cattivi » e sollecitano allo « scontro ideologico, contrariamente a quello che vuole il Paese, con un sostanziale sostegno alla linea fallimentare » della de. L'agenzia Adista ( cattolici critici) ha esortato il laicato a «respingere l'imposizione» dei vescovi. La replica del pei è venuta attraverso l'Unità e un commento del segretario della federazione di Bologna, Olivi. « Un violento, sconcertante attacco alla libera determinazione politica dei cristiani — dice il quotidiano comunista — nonché al diritto del Parlamento di regolamentare l'aborto al di fuori di un'aber- Lamberto Fumo (Continua a pagina 2 in seconda colonna)

Luoghi citati: Bologna, Italia, Roma, Torino