Cina, Fanfani discute col vice-premier Teng

Cina, Fanfani discute col vice-premier Teng Si conclude oggi la visita a Pechino Cina, Fanfani discute col vice-premier Teng Pechino, 15 dicembre. Il senatore Amintore Fanfani ha reso visita stamani al vice-primo ministro cinese Teng Hsiao-ping, che lo ha intrattenuto a cordiale colloquio. Della conversazione si sa soltanto che è durata un'ora e mezzo. Tema del colloquio sarebbero stati i problemi della distensione e dell'equilibrio mondiale, e del ruolo che per la loro soluzione possono svolgere la Cina, l'Europa e l'Italia, a vantaggio di comuni obbiettivi di progresso e di pace. L'agenzia Nuova Cina, dando notizia dell'incontro, definisce «amichevole» la conversazione. Da parte cinese erano presenti il responsabile dell'Istituto del popolo cinese per gli affari esteri, Hsieh Li, e il vice-direttore del dipartimento per gli affari europei del ministero degli Esteri, Chi Tsung-hua. Il senatore Fanfani è a Pechino in visita privata dal 10 dicembre, su invito dell'Istituto del popolo cinese per gli affari esteri. Sabato scorso aveva avuto un lungo scambio d'idee col ministro degli esteri Chiao Kuan-hua sui principali problemi internazionali. La visita a Pechino si concluderà domattina e sarà seguita da una visita di due giorni a Shangai. (Ansa) Critica il recente raid aereo quando si voleva condannare Israele. La lettera, cordiale nella forma, esprime chiaramente disapprovazione per l'operazione aerea israeliana (che, del resto, è stata vivacemente criticata anche in Israele, dove si sostiene che se essa era militarmente necessaria occorreva spiegarlo in modo più chiaro) e conclude con la richiesta di contribuire a rafforzare la reciproca fiducia per far progredire la causa della pace. Il messaggio ha, nel momento attuale, un'importanza particolare: in qualche modo Ford chiede al governo d'Israele d'informarlo prima di prendere iniziative di carattere militare. Occorre poi ricordare che in questi giorni si trova a Washington il ministro Shimon Peres per discutere col nuovo ministro americano della Difesa, Donald Rumsfeld, il problema della fornitura d'armi, tra cui gli aerei F-16 hanno un posto preminente, mentre in gennaio dovranno recarsi a Washington prima Ygal Allon e poi lo stesso Rabin. La lettera di Ford coincide con l'arrivo in Israele del sottosegretario di Stato americano per il Medio Oriente, Alfred Atherton, che successivamente si recherà in Siria, in Giordania, in Arabia Saudita e in Egitto (ma, a quanto si sa, non nel Libano). Scopo principale del viaggio di Atherton è di avere una serie di colloqui prima della riunione del Consiglio di sicurezza, che dovrebbe cominciare il 12 gennaio. Sebbene Washington riaffermi la propria fedeltà alle risoluzioni 242 e 338 e abbia rassicurato Israele, dicendo che farà uso del diritto di veto per bloccare qualsiasi decisione che cambiasse queste risoluzioni, si è convinti che Atherton insisterà affinché Israele partecipi al dibattito del Consiglio di sicurezza, anche se ad esso è stata invitata l'Olp. Questa del resto è la tesi di Kissinger. g. r.