Rapinatori con pistole e passamontagna a Grugliasco, Collegno e in corso Belgio

Rapinatori con pistole e passamontagna a Grugliasco, Collegno e in corso Belgio Rapinatori con pistole e passamontagna a Grugliasco, Collegno e in corso Belgio Buste paga per un milione e 800 mila lire sono state rapinate ieri pomeriggio a Grugliasco negli uffici della ditta Secondo Nepote (costruzioni meccaniche), in via Raffaello 30. Due banditi, armati di pistola e mascherati con passamontagna, sono entrati verso le 15 cogliendo di sorpresa il figlio del titolare Enrico Nepote, 47 anni via San Bernardino 2, che in quel momento stava andando nei reparti per informare che al termine del turno sarebbero stati di¬ stribuiti gli acconti della tredicesima mensilità. «Mi hanno puntato le pistole — ha detto — e costretto ad alzare le mani. Sapevano benissimo che in cassa c'erano soldi perché mi hanno subito chiesto dove avevo messo le tredicesime. Non ho risposto e mi hanno picchiato. Ho ceduto solo quando mi hanno colpito alla testa col calcio di una pistola». ' I rapinatori hanno aperto il cassetto indicato e preso il denaro. Prima di andarsene hanno ancora minacciato Enrico Nepote che, a terra, col volto coperto di sangue, si lamentava. Un testimone li ha visti salire su una «128» chiara guidata da un complice. Enrico Nepote, sotto choc, è stato portato al Nuovo Martini dove è stato medicato alla testa: guarirà in 7 giorni. * Altra rapina alle 17,15 a Collegno in corso Francia 159 ai dan- ni dell'agenzia di compravendita terreni Grandi di cui è titolare Ro- berto Grandi, 61 anni. Anche qui hanno fatto irruzione due giovani armati di pistole e col volto coperto da passamontagna. Nell'ufficio c'era il titolare e un collega, Francesco Carsano, corso Sebastopoli 25. Roberto Grandi spiega: «Sono stati fulminei. Prima hanno cercato il denaro nei cassetti poi, visto che non trovavano nulla, si sono rivolti a me. Mi hanno puntato le armi ordinandomi di consegnare il portafoglio. Ho ubbidito. Dentro c'erano 30 mila lire oltre ai documentt personali». •k Alle 19,20 un'altra rapina è stata segnalata al centro radio della Questura. In corso Belgio 5 angolo via Farini, nell'officina della ditta «Progas», una consociata dell'Italgas che monta e revisiona scaldabagni a metano, sono entrati due giovani. Il capo-officina Luciano Dugaro, 37 anni, abitante a Calasse in via Don Peinetti 1, racconta: «Avevano pistole, la faccia era coperta da passamontagna. Mi hanno fatto distendere sul pavimento e mi hanno legato i polsi con una corda. Li ho visti rovistare nel cassetti dove hanno trovato la mia tredicesima, circa 300 mila lire. In un angolo c'era una busta di pelle con 700 mila lire che non hanno visto. Prima di andarsene mi han no minacciato dicendomi che mi avrebbero fatto ingoiare una pallina da ping-pong che c'era sulla scrivania. Volevano sapere dov'erano gli altri soldi. Ho risposto che tutto quel che c'era l'avevano preso. Mi hanno creduto». L'uomo si è liberato da solo ed / è andato a dare l'allarme al com missariato che si trova proprio di 1 fronte all'officina. Roberto Grandi (a sinistra) - Luciano Dugaro è stato alleggerito dello stipendio

Persone citate: Enrico Nepote, Francesco Carsano, Luciano Dugaro, Nepote, Roberto Grandi

Luoghi citati: Collegno, Grugliasco