Beirut è nel caos rischia l'isolamento

Beirut è nel caos rischia l'isolamento La guerra civile nel Libano Beirut è nel caos rischia l'isolamento Oltre 70 morti ieri nella capitale - Furiosi combattimenti nelle vie - La commissione tregua proporrà un "vertice" arabo Beirut, 13 dicembre. Diventa sempre più atroce la guerra civile nel Libano. Nella capitale, nella sola giornata odierna, gli uccisi accertati sono almeno 71, mentre il numero dei feriti supera le 130 persone. Altri 17 morti si sono avuti a Tripoli, nella regione più settentrionale del paese, ed a Zahle. La tragica condizione della popolazione di Beirut si sintetizza nell'immagine di una madre curda che oggi è stata vista correre nelle strade di una delle zone più martoriate dai combattimenti trascinandosi dietro il corpicino mutilato di un bambino. Questa sera la Commissione libanese per la tregua ha ammesso la propria incapacità di far fronte al conflitto. Secondo talune fonti la Commissione stessa avrebbe in animo di chiedere un « vertice di emergenza » di statisti arabi, dal quale possa scaturire un intervento congiunto dall'esterno per stroncare la guerra civile. Le fiamme divorano altri nove edifici, oltre a quelli già bruciati, al centro di Beirut, e fra questi c'è una scuola. Le case abbandonate dagli abitanti sono preda di saccheggiatori, mentre nell'ultima zona ancora immune dai combattimenti imperversano delinquenti comuni. Gli armati cristiani e musulmani hanno bloccato tutte le vie che dalla capitale portano ai villaggi sui monti, nonché le principali strade verso Tripoli. L'ultima via di fuga aperta, quella verso l'aeroporto, è controllata dai guerriglieri palestinesi, i cui campi profughi si trovano lungo l'autostrada che lo collega a Beirut. (Apj

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