Un po 'di spettacolo per i giorni di festa

Un po 'di spettacolo per i giorni di festa CRONACA TELEVISIVA. Un po 'di spettacolo per i giorni di festa Sono molti gli spettatori per il pomeriggio ! migliore del pomeriggio. Poi, I tra «nazionale» e «secondo», Di questi due giorni di festa che abbiamo alle spalle, cominciamo col parlare dei pomeriggi. Perché? Perché specie d'inverno i pomeriggi televisivi delle domeniche o delle festività infrasettimanali sono stati sempre oggetto di fiere critiche da parte di un certo tipo di telespettatore che non va al calcio (fa troppo freddo), non va al cinema (troppo affollato e costa troppo) e non va a sciare (perché non sa sciare, non vuole sciare, o non ha i molti quattrini necessari per sciare). Riceviamo lettere di protesta perché i pomeriggi festivi sono vuoti o contengono soltanto riprese sportive. Stavolta ci sembra che le rose siano forse andate un po' meglio. Domenica il « nazionale » ha offerto, oltre a Un colpo di fortuna, la replica della seconda puntata dello sceneggiato Il segreto di Luca, dal romanzo di Ignazio Silone, e sul « secondo » un telefilm poliziesco che inaugurava la nuova serie Scotland Yard, squadra speciale, un prodotto tradizionale ma di largo consumo. Si potrebbe fare di più? Certo, ma di domenica non si può rinunciare, se non si vuole una sommossa di tifosi, ai varii collegamenti sportivi. Si potrebbe invece fare di più, senz'altro, per i ragazzi e dargli qualcosa di più sollazzevole che il filmato su un circo. Ieri, mancando lo sport, c'è stato vn maggiore spazio per il resto. Ma con vantaggio o svantaggio? 1 ragazzi sono rimasti probabilmente più soddisfatti: i piccoli hanno avuto una fiaba con pupazzi (di domenica i più piccoli erano stati lasciati a bocca asciutta), e i più grandicelli si sono visti tre shorts di Braccio di ferro. Non è molto, è già qualcosa. Gli adulti hanno avuto modo di vedere il documentario lungometraggio di Gras e Craveri L'impero del sole che è stato di gran lunga la cosa tre repliche: terza puntata de Il segreto di Luca, la commedia Arsenico e vecchi merletti, con la Merlini e la Volonghi, e la seconda puntata dello sceneggiato italo-francese La casa del bosco. Come si vede, la volontà di « riempire » c'è. Si capisce che il pubblico (abbiamo chiesto qua e là, tra gli assidui dei pomeriggi festivi) gradirebbe non tutte repliche, e per esempio nel caso di ieri ritiene illogico, e lo riteniamo anche noi, che le tre repliche siano state dello stesso genere, e che tra due sceneggiati o tra uno sceneggiato e una commedia non sia stato infilato un varietà. Comunque la collocazione della prosa nei pomeriggi festivi ci pare che raccolga unanimi consensi. Torniamo alla domenica, ma stavolta alla sera, e annotiamo che anche stavolta, con il terzo capitolo de L'amaro caso della baronessa di Carini Daniele d'Anza ha fatto centro : i fatti misteriosi s'intrecciano e lievitano minacciosamente, e l'atmosfera di una Sicilia enigmatica e tragica è resa bene, senza risparmio di effetti. Come romanzo della domenica, funziona perché stuzzica e sveglia gli spettatori stanchi delle fatiche della giornata. Speriamo che si regga sino alla settimana prossima: è il finale che ci preoccupa. Ieri Sfida nella città morta, drammatico western con il bello ma qui già stagionato Robert Taylor e il duro Widmark. Sull'altro canale ha avuto una platea adeguata la bellissima sinfonia n. 5 di Mahler diretta da Bernstein? u. bz.

Persone citate: Bernstein, Craveri, Ignazio Silone, Mahler, Merlini, Robert Taylor, Volonghi, Widmark

Luoghi citati: Sicilia