Nudi senza scandalo sulla scena per "Equus,, di Shaffer a Genova di Sandro Casazza

Nudi senza scandalo sulla scena per "Equus,, di Shaffer a Genova Lo spettacolo dello Stabile ligure in prima per l'Italia Nudi senza scandalo sulla scena per "Equus,, di Shaffer a Genova (Dal nostro inviato speciale) i Genova, 8 dicembre, j (1 nudo a teatro fa ancora iscandalo? La bella Jill co- i mincia a spogliarsi, subito i-1rnitala dal giovane Alan, \\due rimangono completamen-1 to nudi per alcuni minuti sot- ' bo gli occhi dello psicanalista !che cerca la verità nella men te malata del ragazzo. e' la scena chiave di Equus, novità assoluta per l'Italia di Peter Shaffer, andata in scena l'altra sera al Duse di Genova. Tra il pubblico che affollava la sala è calato d'un colpo un silenzio grave, gli sguardi si sono concentrati sul palco, si è diffusa un'attenzione più intensa. Dopo la scena, un lungo applauso come a scaricare la forte emozione. Per gli spettatori un'esperienza liberatoria, ma per Ivo Chiesa, direttore, con Squarzina, del Teatro Stabile di Genova, un autentico sollievo, ali pubblico ha rivelato la maturità che ci attendevamo — spiega —. La notizia degli attori nudi si era diffusa in città fin dalle prime prove ed era stata se guita con un pizzico dì curio sita scandalistica. Poteva es- serci una reazione polemica». Invece la gente ha capito. Lo spettacolo è piaciuto ed è stato salutato, alla fine, con un applauso durato parecchi minuti. « Il successo alla "pri»" — dice Chiesa — ci tocoraggla a proseguire nella scelta di opere teatrali con temporanee e nella fiducia che da tempo stiamo dando a giovani registi e attori ». Nell'allestimento di Equus le novità sono numerose. Un au- tote inglese, Shaffer, non mol-to noto al grande pubblico, un testo inedito nel nostro Paese, il regista Marco Sciac- caluga, 22 anni, quasi esor- diente, il deoutto in ruoli principali di due attori: Giovanni Crippa (Alan), 19 anni, e Rolanda Benac (Jill), 24. Un programma di « svecchiamento » confermato da Ivo Chiesa: «Dopo tanti classici (Pirandello, Goldoni, Shakespeare, Brecht), riduzioni da romanzi celebri (La coscienza di Zeno, Il fu Mattia Pascal) e gli esperimenti con il teatro-documento (lì processo di Savona, Le cinque giornate al porto;, quest'an no abbiamo cercato di abbati-donare certe cautele che avevamo avuto verso il teatro contemporaneo. Da questo proposito nascono le scelte di Equus, Rosa Luxemburg e l'apertura verso i giovani ». Equus è l'analisi psicanalitica di una follia. Su una pedana girevole (quasi un ring) al centro del palcoscenico, un medico indaga e scopre le ragioni psichiche, sociali e familiari che hanno spinto un ragazzo della provincia inglese ad accecare e ferire un gruppo di cavalli. Attraverso 1 una serie di «sedute», che si j trasformano in lunghi « flash ' backs », il malato rivela il suo ! mondo di miti e di sogni: la ! divina adorazione per i ca valli, l'istintivo, animalesco bisogno di libertà, la fuga nell'irrazionale, il traumatico scontro con la realtà nell'amore verso una ragazza. Mentre la sua diversità e la sua anormalità affiorano sulla scena, si sviluppa progressivamente la crisi dello psicanalista (e del pubblico) che scopre nel confronto la miseria spirituale ed emotiva della sua « sana » e piatta esistenza. Chi sa vedere solo nella luce è davvero migliore di chi , sa guardare attraverso il bu a a i io? Un interrogativo religioso ì ed esistenziale lanciato tra gli spettatori che praticamente avvolgono lo spazio scenico: sul fondo del palco è stata issata una specie di gradinata dove un gruppo di persone sedute può ricordare, insieme, un'aula universitaria, il proseguimento del pubblico in sala, una « citazione » delle concezioni teatrali di Grotowski. Uno spettacolo asciutto, di struttura drammatica avvincente e rigorosa che unisce la modernità del linguaggio alle qualità classiche di un teatro tradizionale: costruzione solida, coerente intreccio della storia, caratterizzazioni realistiche, dialogo fitto e sostenuto. Shaffer, 49 anni, inglese, autore televisivo sulla scia delle esperienze dei « giovani arrabbiati », deve a Equus la sua fama internazionale. Lo spettacolo è stato rappresentato per quasi due anni all'Old Vie di Londra dal National Theatre con la regia di John Dexter e l'interpretazione di Alee Mac Cowen e Peter Firth. Dopo il successo inglese anche quello americano, a Broadway con Anthony Perkins nel ruolo principale, che guadagnò il premio della critica newyorkese. Il regista Marco Sciaccaluga ha rispettato con estrema fedeltà l'allestimento inglese, realizzando una rappresentazione che ai meriti delle scene originali di Napier e agli effetti sonori del National Theatre di Wilkinson, unisce il valore di un cast affiatatissimo; ancora una volta Eros Pagni, nel ruolo dello psicanalista, offre un alto esempio di professionismo. « Con la scelta di questo testo — spiega Chiesa — speriamo di riconfermare che i programmi del Teatro di Genova privilegiando i valori artistici sugli interessi politici. Il pubblico sembra credere nel nostro sforzo e darci i ragione. Quest'anno abbiamo j già raggiunto i 13 mila ab i bonamenti (per otto spetta \ coli) risalendo ampiamente la crisi degli anni scorsi. Un esempio: Il fu Mattia Pascal che debuttò l'S novembre del '74, ha già toccato 11 città italiane con 166 rappresentazioni, 290 milioni di incasso e 130 mila spettatori ». Un buon record. Sandro Casazza

Luoghi citati: Genova, Italia, Londra, Savona