Rapporto a tre

Rapporto a tre Saper spendere Rapporto a tre Si instaura tra proprietario, inquilino ed amministratore per suddividere le spese I rapporti si complicano quando sono più di due le persone coinvotle. E nel caso del condominio sono sempre almeno tre: proprietario, inquilino e amministratore, quel terzo incomodo— chiediamo scusa agli amministratori — che senza volerlo, e soprattutto senza averne colpa, riesce ostico ad entrambi. Da Pesaro scrive la signora Germana De Feo: - Abito in un condominio di dieci appartamenti, otto abitati da proprietari e soltanto due da inquilini, lo sono un'inquilina. Per tre anni l'amministratore dello stabile, alla fine di ogni esercizio, mi presentava un rendiconto: alla voce "spese varie" distingueva chiaramente le quote spettanti a me e quelle spettanti al padione di casa. Nella scorsa gestione accadde che per evitare le spese di amministrazione I proprietari hanno deciso di gestire in proprio II condominio, perciò una proprietaria è diventata amministratrice. Il guaio è che il primo rendiconto dì spese che mi è stato presentato non la distinzione tra ciò che tocca a me e ciò che compete invece al padrone di casa. Alle mie rimostranze verbali e scritte mi è stato risposto che nel contratto da me sottoscritto risulta: "Il conduttore si impegna a versare all'amministratore le quote condominiali, compreso il compenso dell'amministratore e delle spese varie, quelle legate all'uso e consumo di ambienti in comune". Il mio proprietario, persona comprensiva, mi ha promesso che mi farà avere un prospetto con la suddivisione delle spese. Ma vorrei sapere se è giusto che l'amministratore mi obblighi a versare anche le quote spettanti alla proprietà e riliuti di suddividerle in anticipo ». ** Il segretario dell'Associazione nazionale amministratori spiega: « In base alla legge (Codice civile} l'amministratore di un condominio deve avere rapporti unicamente con i condomini (proprietari) sia per quanto riguaida i pagamenti sia per quanto riguarda II rendiconto consuntivo a line esercizio finanziario. A sua volta soltanto il condomino-proprietario potrà rivolgersi all'Inquilino per riscuotere spese che gli competono ». E' vero però che non sempre l'abitudine e la comodità tengono conto in modo preciso delle disposizioni di legge. Può capitare, ad esempio, che l'amministratore — per incarico del proprietario — si rivolga direttamente all'inquilino inviandogli il rendiconto consuntivo delle spese e richiedendogli il pagamento. ■ Ma il rendiconto dovrebbe già riportare la suddivisione tra spese che spettano all'in¬ quilino e al proprietario e la richiesta di pagamento può riguardare soltanto le voci di spesa attribuite all'inquilino ». Un esempio di comodità è la prassi seguita dagli amministratori per le quote del riscaldamento, confermata successivamente dalla legge 22 dicembre '73, n. 841, art. 6 che prevede la presenza degli inquilini - alle assemblee convocate per deliberare sulle spese e le modalità del servizio di gestione •: l'amministratore può rivolgersi direttamente all'inquilino per la riscossione della sua quota. - In caso di insolvenza però — precisa l'esperto — l'unico che legalmente potrà chiedere il pagamento è il locatore, cioè il proprietario ».

Persone citate: Germana De Feo

Luoghi citati: Pesaro