Arias Navarro prepara un "nuovo,, governo

Arias Navarro prepara un "nuovo,, governo Mentre s'irrigidisce il regime di polizia Arias Navarro prepara un "nuovo,, governo Madrid, fi dicembre. Riconfermato nell'incarico che Franco gli aveva affidato, il primo ministro Carlos Arias Navarro ha proseguito oggi le consultazioni per formare il primo governo postfranchista. Si è avuta conferma questa mattina che Arias Navarro ha avuto mano libera nella scelta dei ministri, e nel modificare, sebbene in parte, le stesse strutture del governo. Con le consultazioni sono cominciate le trattative fra le varie parti politiche, mentre la sinistra, ufficialmente eselusa dal gioco, ha nuovamente fatto sentire la sua voce e la sua presenza. Ieri sera il Consiglio dei ministri ha deciso le prime elezioni a suffragio universale dalla fine della guerra civile. Saranno elezioni municipali e alle deputazioni provinciali; potrebbero aver luogo VII e il 18 gennaio prossimi. La legge sugli enti locali, che stabilisce le nuove norme per queste consultazioni, era stata approvata dalle Cortes due giorni prima della morte di Franco. I presidenti delle deputazioni provinciali e ì sindaci, in precedenza designati dai governatori civili o dai rappresentanti locali del «Movimento», saranno d'ora in poi scelti tra i membri delle deputazioni e i consiglieri municipali eletti dal popolo. I sindacati e i presidenti delle deputazioni di Madrid e di Barcellona continueranno invece ad essere designati. La maggior parte delle forze di sinistra ha già manifestato critiche per la riconferma a Navarro, che ha 67 anni, ed è stato capo della polizia segreta. Il leader socialista Enrique Tierno Galvan ha dichiarato: «La personalità politica di Arias non mi sembra la migliore in vista dei negoziati con l'Europa, in quanto egli era il primo ministro quando le esecuzioni hanno suscitato tante proteste nel Continente». Cinque rivoluzionari sono stati giustiziati in Spagna il 27 settembre. Arias, che ha già lavorato due anni come primo ministro, e il cui mandato scade solo fra tre anni, ha cercato di avviare un programma di caute riforme. Queste includono un diritto, per quanto decisamente limitato, all'organizzazione di gruppi polìtici. Tali progetti sono stati spesso bloccati dai potentissimi ultraconservatori. Quando però la destra si è trovata davanti alla prospettiva che Juan Carlos nominasse un personaggio nuovo, una figura più liberale, ha preferito sostenere Arias. Francisco Franco aveva fatto in modo che la possibilità di scelta, per Juan Carlos, fosse limitata. Egli ha potuto scegliere solo fra i tre candidati proposti dal «Consiglio del regno». Nelle ultime ore il Paese è stato teatro di numerosi incidenti. Ieri sera, venerdì, la polizia, sfollagente alla mano, è intervenuta a Madrid, alla stazione Chamartin, fra le 250 persone che si erano recate a accogliere padre Francisco Garda Salve, noto esponente del dissenso politico. Fra la folla c'erano anche Marcellino Camacho e Nicolas Sartorius, i sindacalisti rimessi in libertà domenica scorsa: il sacerdote era stato arrestato e liberato contemporaneamente a loro. Egli ha scontato la sua pena nel carcere per ecclesiastici di Zamora. La libertà per i tre è intervenuta domenica. Venti minuti prima che il treno arrivasse i presenti (sindacalisti, operai, studenti, intellettuali) si erano pacificamente ammassati in una sala d'attesa. Camacho ha stretto il gesuita fra le sue braccia appena questi è sceso dal treno. Poi la gente ha cominciato a gridare «Viva Camacho» e agitare cartelli con la scritta «Evviva Paco», il diminutivo di Francisco, nome del gesuita. La polizia ha fatto la sua comparsa quando tra la folla sono spuntati alcuni pugni chiusi, e a questo punto da sette jeep sono scesì decine d'agenti, che hanno disperso la folla con i bastoni, e hanno arrestato tre persone. Più tardi si è saputo che tra gli arrestati c'è lo stesso padre Garda Salve. (Ansa)

Luoghi citati: Barcellona, Europa, Madrid, Spagna