Scala, esaurito per la prima con le poltrone a 93 mila lire

Scala, esaurito per la prima con le poltrone a 93 mila lire Stasera l'inaugurazione, con il "Macbeth,, di Verdi Scala, esaurito per la prima con le poltrone a 93 mila lire Lo spettacolo di Abbado e Strehler - Ma il personaggio di cui più si parla è Grassi (Nostro servizio particolare) Milano, 6 dicembre. Con «Macbeth» di Verdi, domani sera, Sant'Ambrogio, la Scala inaugura la stagione: la data di sempre, forse l'unica tradizione rimasta immutata ed inalterabile. La Scala apre quest'anno in un clima di tensione particolare, nazionale, cittadina, ma anche interna al teatro. Lo sfarzo è tramontato; finito il tempo in cui per il 7 dicembre, gli esponenti del jet-set internazionale conver¬ gevano nella sala del Piermarini per uno dei più fastosi appuntamenti del mondo. Il bagarinaggio è diventato un fatto sporadico, di cui si parla malvolentieri, con riluttanza; nessun cenone previsto per il «dopo». Le sartorie non hanno avuto particolarmente da fare; anche i preziosi, da anni, sono sempre di meno. Si temono rapine, rapimenti. «Rischiamo una botta in testa stando a cena in un ristorante qualsiasi, figuriamoci se andassimo in giro carichi di gioielli!», diceva ieri sera alle prove generali, una giovane esperta di lirica la cui famiglia, per generazioni, alla Scala, ha avuto il suo palco. Domani sera, sulla piazza, potrebbero esserci gruppi di lavoratori della Innocenti e di altre fabbriche; «Ma, si dice, probabilmente non succederebbero incidenti. Gli operai non li provocano». Se ci sarà contestazione, susciterà piuttosto rispetto e disagio. Sono lontani i furori giovanili del '68, quando gli studenti rovesciavano slogans rivoluzionari e barattoli di vernice rossa su dame e cavalieri che si avvicinavano al teatro. Se si escludono le personalità cittadine fra gli invitati ci sarà solo il ministro dello Spettacolo Adolfo Sarti. Lo accoglieranno il sindaco Aniasi e il sovrintendente Grassi. E quest'ultimo è il personaggio che oggi interessa di più. I milanesi si chiedono se finirà con l'accettare la nomina a vicedirettore della Rai e andrà a Roma. Aumenta il numero di quelli che temono dì sì: «Se intendesse rifiutare, spiegano, lo avrebbe già detto, non avrebbe assunto una posizione interlocutoria, di attesa, come invece ha fatto». All'interno della Scala, polemiche dure, anche di natura sindacale; le prove di «Macbeth» sono iniziate il 9 ottobre, ma sono andate a rilento per l'agitazione dei macchinisti; il coreografo cui era stata affidata la responsabilità del balletto — uno dei più belli scritti da Verdi — per impegni precedenti non ha potuto assistere alle prove generali, così il balletto è stato soppresso, e questo ha provocato altre ragioni di amarezza. La crisi del nostro più importante teatro d'opera si inserisce nel travaglio più generale che stanno soffrendo, in questo periodo, tutti gli enti lirici italiani. Un'inaugurazione fastosa, non avrebbe davvero senso. L'importanza della serata di domani è interamente imperniata sul fatto artistico; con «Macbeth» torna l'accoppiata Strehler-Abbado, a due anni esatti dal «Simon Bocconegra». Nessuna decorazione particolare alla facciata dell'edificio, né all'interno; niente abito da sera obbligatorio. Solo i prezzi sono rimasti di élite: 93 mila lire a persona, per la platea e tutti gli ordini di palchi, e i posti sono andati subito esauriti. «E' giusto, commentava oggi qualche appassionato, chi tiene ad essere presente alla "prima" paghi adeguatamente. I soldi serviranno, durante la stagione, a realizzare, alla Scala ed in sale "decentrate" spettacoli per lavoratori e studenti a 1200 lire per biglietto», o. r>

Persone citate: Abbado, Adolfo Sarti, Aniasi, La Scala, Piermarini, Scala, Simon Bocconegra, Strehler, Verdi

Luoghi citati: Milano, Roma