Uno Shakespeare edizione di lusso

Uno Shakespeare edizione di lusso CRONACA TELEVISIONI Uno Shakespeare edizione di lusso "La dodicesima notte" con Alee Guinness Rassicuratevi, non abbia-1 tmo l'intenzione (e se mai avessimo l'intenzione non avremmo lo spazio) di decantarvi le bellezze de La dodicesima notte di Shakespeare e di analizzare il testo della grande fiaba intessuta di comici inganni, di aereo spirito e di poesia. Qui si tratta di parlare dello spettacolo comparso ieri sul « secondo » per la serie « Teatro televisivo europeo » che ha già offerto dei gran bei pezzi, e questo è stato senz'altro dei migliori. Sul teleschermo infatti è arrivata una rappresentazione di lusso che in Inghilterra (e altrove, dov'è stata portata) ha avuto un successo pieno, consacrato dagli applausi fragorosi del pubblico e dalle approvazioni della critica più accigliata. Del resto, era sufficiente dare un'occhiata ai nomi, a quello del regista, per cominciare (regista teatrale, vogliamo dire, non delle riprese tv): John Dexter, un prestigioso creatore di spettacoli che si è rivelato una quindicina di anni or sono allestendo le commedie più ardue e più polemiche dei « nuovi autori » quali Wenzer e Osborne, e che da allora ha proseguito in una attività senza soste, diviso tra Gran Bretagna e Stati Uniti, egualmente impegnato nel repertorio moderno e in quello classico, particolarmente Shakespeare. E gli interpreti? Inutile dire chi è Alee Guinness, attore cinematografico e teatrale di fama internazionale. Diremo che il suo Malvolio, questo straordinario, irresistibile personaggio di puritano, è un esempio di alta interpretazione, nutrita di tutti i succhi di una secolare civiltà di palcoscenico. Al suo fianco, nei panni del crapulone sir Tobia, Ralph Richardson, più che settantenne, una delle glorie del teatro britannico, famoso nel ruolo di Falstaff e in questo ruolo, dove ha pochi rivali. Infine nella duplice figura di Viola e Sebastiano, Joan Plowrigt, altro nome di primissimo piano, moglie di Laurence Olivier. E attorno una schiera di attori i quali — come s'è potuto agevolmente, e con diletto, constatare ieri sera — si muovevano nel fatato mondo di Shakespeare con una disinvoltura che ne indicava la lucsfstnrgcgrldmfdtfGMGanhsueemm(gsstrmdrtstlMtpngsdGtotigcs tradizionale dimestichezza, la lunga, meditata ed affettuosa consuetudine, l'adesione non sforzata come a casa che sia familiare, respirata e abitata sin dall'infanzia. Leggiadro e svettante spettacolo, rinvigorito di continuo da gioconde annotazioni realistiche, quali l'autore esige: da gustare meglio in palcoscenico, senza dubbio, ma godibile anche nel ristretto rettangolo del video. Dura l'impresa della traduzione e del doppiaggio, risolta con molta cura. Sul canale « nazionale », il forte richiamo era costituito dai servizi di attualità del rotocalco Stasera G7, cui era fatto seguito Musica totale di Giorgio Gaslini, con regia di Massimo Scaglione e scene di Gian Mesturino. Un piccolo passo indietro, all'altra sera. Carolina Invernizio rivisitata da Gregorebti ha preteso tutto lo spazio per sé, e quindi facciamo adesso un breve cenno a La poesia e la realtà e a Macario uno e due. La rubrica ha confermato il suo carattere sperimentale e tutt'altro che facile (ci piacerebbe avere qualche giudizio del pubblico); lo show ha confermato la sua simpatica dimensione di trattenimento semplice e popolare, improntato a quellTiumour di quando — come ha detto Macario — « il pubblico rideva con poco»; tra gli spettatori più assidui della rivista, i bambini. u. bz.

Luoghi citati: Gran Bretagna, Inghilterra, Stati Uniti