Il franchismo sta prevalendo nelle scelte di Juan Carlos I

Il franchismo sta prevalendo nelle scelte di Juan Carlos I Nomina di Fernandez e conferma di Arias Il franchismo sta prevalendo nelle scelte di Juan Carlos I Madrid, 3 dicembre. Torcuato Fernandez Miranda ha prestato due volle giuramento, in qualità di presidente delle « Cortes » e di presidente del Consiglio del Regno, nelle mani di re Juan Carlos nel corso di una cerimonia che si è svolta al Palazzo della Zarzuela alla presema del primo ministro Carlos Arias Navarro, del ministro della Giustizia, dei procuratori in Cortes e dei consiglieri del. regno. La nomina di Fernandez Miranda alle due alte cariche — che secondo la Costi tuzione promulgata da Franco sono indissolubilmente legate tra loro — è stata accolta con disappunto negli ambienti della sinistra. « Siamo delusi — ha dichiarato Antonio Garda Lopez, un esponente socialdemocratico — perché egli rappresenta alcuni degli elementi più reazionari del paese. In questo nuovo periodo pieno di speranze avremmo preferito qualcuno che rappresentasse il futuro piuttosto che il passato ». Fernandez Miranda infatti proviene dalla Falange e servì Franco prima come mi¬ nistro, a partire dal 1969, e poi come vicepresidente del governo. In questa sua qualità, toccò automaticamente a lui dì dirigere ad interim il governo per due settimane, quando il primo ministro Luis Carrero Bianco venne assassinato da guerriglieri baschi in un attentato dinamitardo nel dicembre 1973. Questo professore di diritto, ora. sessantenne, era stato precettore di Juan Carlos negli anni dell'adolescenza del futuro sovrano, al quale egli è rimasto legato da stretti vincoli d'amicìzia. Secondo il leader socialista Felipe Gonzalez, la sua nomina al posto di Alejandro Rodriguez de Valcarcel — il cui mandato di sei anni è scaduto la settimana scorsa — significa soltanto « la continuazione del franchismo ». Questa opinione viene condivisa da molti osservatori politici, secondo cui ciò che è avvenuto è semplicemente che un conservatore è subentrato a un altro. Negli ambienti vicini al governo di Madrid si afferma che i fedeli seguaci di Franco sono riusciti a bloccare, al- meno temporaneamente, il progetto di Juan Carlos di sostituire Carlos Arias Navarro con un nuovo primo ministro più favorevole alle riforme. La nomina all'alta carica di personaggi considerati liberali come l'ex ministro delle Informazioni e Turismo Manuel Fraga Iribarne oppure l'ex ambasciatore a Washington e a Parigi José Maìia Areilza sembra ora assai poco probabile, dato che l'estrema destra ha rafforzato la sua posizione. Negli ambienti politici si ritiene che Arias Navarro resterà al suo posto ancora per qualche mese, forse fino a marzo. Il progetto attribuito al re era quello di nominare alla testa delle « Cortes » un conservatore, fedele al regime e alla persona del monarca, come è appunto Fernandez Miranda, per tranquillizzare la destra e poter avere quindi le mani più libere per nominare un riformista alla carica di primo ministro. Ma l'estrema destra ha fiutato il pericolo e non si è prestata alla manovra. La battaglia è stata più difficile del previsto, sembra che il monarca abbia deciso di temporeggiare attendendo un momento più favorevole. Il candidato del sovrano alla carica di presidente delle «Cortes » ha ottenuto il posto che gli era stato riservato, ma la resistenza della Falange nel cors di sei ore e mezzo di vivace dibattito in seno al Consiglio del regno — due ore erano sufficienti ai tempi di Franco — dimostra che essa si è arroccata nella difesa dei suoi privilegi e che non accetta facilmente imposizioni dall'alto anche se, nel caso di Fernandez Miranda, si trattava pur sempre di scegliere uno dei suoi uomini. Il capo di fila della Falange, José Antonio Giron, può contare su solidi alleati, per esempio nei sindacati ufficiali, e la seduta del Consiglio del regno di lunedì scorso lo ha dimostrato. Si è avuta l'impressione che, a differenza di quanto succedeva con Franco, in nessun momento i desideri del re sono stati considerati come ordini. Il sovrano si è dovuto render conto di questa situazione. Il suo calendario non è stato rispettato, e sembra che egli sia costretto a rinviare a più tardi la realizzazione del suo programma, che consisteva nel mettere al più presto possibile, in tutti i posti chiave, uomini di sua scelta. (Ansa-Upi)

Luoghi citati: Madrid, Parigi, Washington