Voltri-Alessandria pronta fra un anno

Voltri-Alessandria pronta fra un anno La nuova autostrada Voltri-Alessandria pronta fra un anno Gravi difficoltà nel tratto appenninico dove i lavori costano 5 miliardi al chilometro (Dal nostro inviato speciale) Alessandria, 3 dicembre. In un momento di grande contestazione delle autostrade, i lavori della Voltri-Sempione, nata con legge del 28 marzo 1968, procedono - ritmo sostenuto sul tronco che congiunge la Liguria ad Alessandria e Stroppiana. Iniziarono nel 1972, oggi sono in attività 2200 tra operai e tecnici, con 1100 mezzi meccanici tra Voltri e Alessandria e diramazione di Predosa (che la congiunge all'autostrada di Milano); altri 700, con 400 mezzi meccanici, lavorano sull'Alessandria-Stroppiana e diramazione per Santhià. Purtroppo i lavori sono fermi qui, tanto che la VoltriSempione, poi definita Autostrada dei Trafori, rischia di trasformarsi in «Autostrada del Bianco» e ciò continua a creare perplessità e malumore soprattutto nell'Alto Novarese e nell'Ossola, che speravano da essa un movimento di rilancio della propria economia. Anche Vercelli vede parzialmente deluse le proprie speranze e guarda con un po' di invidia a Casale Monferrato la cui area industriale attrezzata b lambita dalla nuova arteria. Comunque la società «Autostrade» (dell'Iri), cui è affidata la costruzione e gestione, dice che il tronco da Stroppiana a Gravellona «è tuttora in progettazione». Con la guida del direttore dei lavori, ingegner Ottazzi, abbiamo compiuto oggi una visita ai cantieri e percorso il tratto da Ovada fino al ponte sull'Orba: un susseguirsi di opere imponenti di cui il «capolavoro» è rappresentato dal viadotto sul torrente Gorsexio, lungo 672 metri, alto 175, con campate centrali di 144. Ma anche la galleria del Turchino non è da meno: mille metri di lunghezza (il massimo) a 420 di quota, con pendenza del 4 per cento. «Questa galleria rappresenta una nuova fase nelle comunicazioni tra la costa ligure e il suo entroterra », dicono tecnici e amministratori della società; e poiché l'entroterra ligure è il Piemonte, in particolare l'Alessandrino, l'importanza dell'opera è evidente. Superfluo descrivere le difficoltà incontrate: terreno franoso da affrontare con «pozzi» di fondamenta profondi fino a 40 metri, acqua di mare che entrava al ritmo di 1200 litri al minuto nei «pozzi» del viadotto di Voltri, e cose di questo genere. Difficoltà affrontate e superate con grande abilità. Una cosa colpisce l'automobilista profano: nelle gallerie non c'è lo sgocciolamento che disturba sulle altre autostrade. Quando si dice che il lavoro dei tecnici e operai è preparato da un elaboratore elettronico, è tutto detto. Del resto, questa autostrada appartiene alla quinta generazione e i progressi che si riscontrano rispetto alla prima (RomaOstia) sono impressionanti. Ancora qualche dato tecnico: due sensi di marcia con tre corsie ciascuno, anche in galleria e nei viadotti, corsia continua per la sosta di emergenza nei due sensi, spartitraffico centrale di 4 metri protetto da doppio guard-rail. Ed ora i costi. Nel tratto pianeggiante, dove non occorrono viadotti o gallerie, è calcolato su 6-700 milioni al chilometro; nel tratto appenninico, dove viadotti e gallerie si rincorrono, anche 5 miliardi al chilometro, cioè 5 mila lire al millimetro. Per il tronco Voltri-Alessandria, la società ha ottenuto dalla Banca europea degli investimenti un prestito di 20,8 miliardi di lire; per il completamento di tutta l'opera, ha emesso in questi giorni un prestito obbligazionario di 200 miliardi. Previsioni per l'apertura al traffico. Per l'estate prossima dovrebbe essere agibile il tronco Ovada-Predosa e bretella, verso l'autostrada di Milano; fine '76: apertura del tratto appenninico VoltriOvada e dell'AlessandriaStroppiana; estate 1977, diramazione Stroppiana-Santhià e quindi collegamento col tra| foro del Bianco. Domenico Garbarino

Persone citate: Domenico Garbarino, Ottazzi