I lettori discutono

I lettori discutono I lettori discutono Troppi o pochi gli statali? L'ex Presidente della Repubblica Saragat, nella intervista a N. Adclfi riportata su La Stampa del 30-11-75, ribadisce il concetto che per uscire dalla crisi economica nazionale, la cura principale e di ridurre il costo del settore dei servizi, specialmente nel pubblico impiego, il quale si è gonfiato oltre misura, sottraendo risorse vitali all'economia. Però La Stampa del medesimo giorno, a pag. 4, riporta le dichiarazioni di alcuni magistrati circa la carenza della Giustizia, i quali magistrati ne attribuiscono la colpa soprattutto all'insufficienza degli organici. Qualche giorno addietro Io stesso giornale, a proposito dello sciopero della Dogana, sosteneva clic i funzionari sono costretti dalla insufficienza degli organici a fare turni gravosissimi e straordinari a non finire. Tra l'altro detto sciopero è stalo dichiarato, mi pare, appunto dalla imposizione ministeriale di ridurre tali straordinari. Ogni volta che si affrontano i problemi di una categoria particolare: vigili urbani, polizia, scuole, servizi finanziari ecc. ecc. si arriva alla conclusione che le cose vanno male perché gli organici sono insufficienti. Eppure in generale tutti concordano con Saragat, soprattutto gli stranieri, i quali sono sempre riluttanti ad assecondare le nostre richieste di aiuti, perche ci rimproverano i nostri sciali. Come allora tenere insieme questi due concetti antitetici? Ora vorrei fare una proposta: perché non affidate l'incarico ad alcuni cronisti, capaci c imparziali, di andare a fare sopralluoghi nei vari Uffici pubblici e parapubblici e controllare quale è la verità, e riferire al pubblico dei lettori? Forse anche La Stampa ha scarsità di personale? di quello buono, intendo. Lorenzo Mascioli, Moncalieri (Torino) Le minoranze occitane Riallacciandomi alla lettera della sig.ra Clara Barbero di Cuneo, comparsa venerdì 28 novembre, intendo rivolgere, interpretando un sentimento ampiamente diffuso fra i lettori e le popolazioni del Saluzzcsc un monito affinché cessi, ovunque e per sempre, nella vasta fascia alpina di lingua occitanica, qualsiasi forma di politica discriminatoria e quindi reazionaria, nei confronti delle minoranze etniche provenzali le quali, peraltro, ili parecchi comuni montani, costituiscono la maggioranza numerica effettiva. Proprio in questo particolare momento in cui. sulla spinosa questione, si e accesa una controversia in un comune del Cuncese (Monterosso Grana), mi appello al senso di responsabilità, di dovere civico del sindaco del suddetto comune affinché desista dall'atteggiamento che egli ha assunto nei riguardi delle minoranze occitaniche. Prof. Pier Carlo Pelissero, Saluzzo Abbiamo letto l'intervento della lettrice Barbero Clara sul caso delle tabelle stradali in provenzale della frazione S. Lucia di Monterosso. Precisiamo quanto segue. La nuova Amministrazione Comunale di Monterosso ha deciso di completare la segnaletica stra¬ dale della frazione S. Lucia di Monterosso anche con una tabella in lingua italiana che e stata piazzata accanto alla segnaletica in provenzale. E' successo che a poche ore dalla sua installazione la tabella in italiano veniva divelta, e fatto sparire ad opera di ignoti. Pensiamo che la segnaletica stradale in italiano, oltre alla segnaletica in provenzale, sia cosa normale e legale anche per la frazione Santa Lucia di Monterosso. La Giunta e il Sindaco non hanno in programma di perseguitare il provenzale! Mentre invece diciamo che la demolizione vandalica e l'intolleranza da parte di qualcuno delle tabelle stradali in italiano sono fatti antidemocratici. Alla lettrice Barbero Clara diciamo ancora che né il Sindaco né la Giunta hanno dato disposizioni per l'insegna dcH'oslcriarivendita al titolare. La Giunta ed il Sindaco nel rispetto dello Statuto regionale e della Costituzione sono ben consci dell'importanza della conservazione del patrimonio culturale e delle tradizioni locali della montagna. La Giunta comunale di Monterosso Grana (Cn) Firme carpite Con riferimento alla lettera del sig. Ronchi, pubblicata il 30 novembre, a proposito di firme raccolte (o carpite?) in varie stazioni, Vi faccio cortesemente osservare che il sottoscritto aveva già scritto il 26 settembre e il 15 ottobre, proprio per segnalare questo fatte In questo periodo ho ricevuto 120 telefonate, mi sono messo in contatto con moltissime persone, in 45 abbiamo presentato una denuncia alla Pretura di Milano contro tre istituti linguistici ed alcuni dei loro «procacciatori di iscrizioni». Il fenomeno è molto più esteso di quanto io credessi, i giovani caduti nella trappola dell'intervista che poi si tramuta in una iscrizione ad un corso di lingue del costo di circa 150.000 lire, sono tanti, quasi tutti hanno protestato, ma questi ineffabili signori si limitano a rispondere che « hanno firmato, quindi paghino ». 11 mio scopo è quello di raggruppare quante più adesioni è possibile, perché penso che ad un certo punto la Legge non potrà esimersi dal prendere nella giusta considerazione un fatto cosi diffuso e secondo me truffaldino. Leonardo Accorrà, Milano Cibi e controlli Leggiamo su La Stampa la lettera del signor Vittorio Amedeo Celia di Sanremo dal titolo « Grandi Magazzini e cibi sofisticali » e riferita alla notizia riportata dal quotidiano La Stampa in data ) 1 novembre sul sequestro dell'olio proveniente dall'estero in alcune nostre filiali. Desideriamo precisare che tale sequestro, avvenuto oltre un anno fa, era slato motivato da interpretazioni discordanti sulla normativa e non sulla qualità del prodotto. In particolare, per citare solo alcuni, segnaliamo i seguenti: 1) Istituto Sperimentale Agronomo di Bari. 2) Laboratorio di Chimica e Microscopia dell'Associazione Granaria di Milano. Desideriamo inoltre precisare che ogni prodotto, prima di essere immesso sul mercato, e sottoposto, da parte dei nostri stessi laboratori, a rigorose e severe analisi qualitative. Direttore - Stando S.p.A.