Rapimento Ovazza ora tutto è silenzio

Rapimento Ovazza ora tutto è silenzio Rapimento Ovazza ora tutto è silenzio "La Stampa" ha accolto la preghiera del marito della sequestrata - Una smentita della Comunità israelitica: "Non raccogliamo soldi" Silenzio sul sequestro della signora Carla Ovazza. La richiesta, avanzata dal marito, ing. Guido Barba-Navaretti, è stata accolta da tutti ì giornali per facilitare l'avvio delle trattative tra la famiglia della rapita e i banditi. Da oggi, quindi, non pubblichiamo più notizie sulla angosciosa vicenda: ne riparleremo — si spera quanto prima — il giorno in cui la signora Ovazza verrà rilasciata. A proposito di voci circolate in questi giorni, la Comunità ebraica smentisce in modo categorico la notizia secondo la quale si starebbe occupando della raccolta di fondi per il pagamento del riscatto. Anche le famiglie Barba-Navaretti e Ovazza smentiscono, come assolutamente infondate, le voci circa un presunto impegno svolto, in passato, dalla signora Carla nelIz campagne finanziarie a favore di Israele. E altrettanto infondata — si precisa — è la notizia che il primo marito della rapita, il finanziere Jean Paul Elkann, si sia recato nei giorni scorsi a Tel Aviv per concertare un piano di aiuti nell'intento di raccogliere il riscatto.

Persone citate: Barba, Carla Neliz, Carla Ovazza, Guido Barba, Jean Paul, Navaretti, Ovazza

Luoghi citati: Israele, Tel Aviv