Il generale Carvalho degradato Chiusi 8 giornali filocomunisti

Il generale Carvalho degradato Chiusi 8 giornali filocomunisti Dopo il tentato "golpe,, degli estremisti portoghesi Il generale Carvalho degradato Chiusi 8 giornali filocomunisti (Dal nostro inviato speciale) Lisbona, 28 novembre. Otto giornali filocomunisti, chiusi d'autorità, non potranno riprendere le pubblicazioni che con l'ingresso dei direttori approvati dal governo; Otelo de Carvalho degradato da generale a maggiore, il capo di stato maggiore dell'esercito Carlos Fabiao esonerato dalle funzioni, l'ex primo ministro Vasco Gongalves retrocesso alla riserva del genio, l'ammiraglio Rosa Coutinho impedito di mettersi in contatto con la Marina di cui è comandante supremo. Il rullo compressore della «riforma» a lungo attesa dagli ufficiali della fazione moderata delle forze armate portoghesi ha ingranato le marce alte. Il presidente Costa Gomes, questa l'impressione generale, vuole bruciare le tappe; è una corsa contro il tempo in due direzioni, non c'è più differenza tra militari e civili, approfittando del clima favorevole suscitato dalla facilità con la quale i governativi sono riusciti a soffocare il tentativo insurrezionale. Il progetto golpista, che con il passare dei giorni mette sempre più a nudo il dilettantismo e l'impreparazione dei promotori, si è così trasformato in un'occasione d'oro per Costa Gomes. Per lui si tratta ora di estromettere, e al più presto, gli esponenti estremisti che nei mesi scorsi si erano installati nei centri decisionali. I provvedimenti sulla stampa, contenuti in un proclama di cinque punti firmato dal Consiglio della rivoluzione, sono indubbiamente di una durezza eccezionale. Di fatto è la censura unidirezionale, che il Consiglio della rivolu- zione giustifica affermando che il settore della carta stampata, li proprietà statale, sinora controllato dall'estrema sinistra, ha accumulato un deficit mensile di 50 milioni di escudos (un miliardo e 350 milioni di lire) «diffondendo informazioni tendenziose, distorte e provocando agitazioni che sono responsabili dell'atmosfera di indisciplina e disordine culminata nel golpe antirivoluzionario. E' una situazione che non poteva essere tollerata». Le misure, entrate immediatamente in vigore, sono state applicate nei confronti di sei quotidiani di Lisbona: Diario de noticias, O Seculo, A Capital, Diario de Lisboa, Diario Popular e Journal de Comercio, e due di Oporto: Jornal de noticias e Comercio do Porto. Sono esonerati dalla ristrutturazione i giornali e i settimanali delle altre tendenze politiche. Nessuna misura per la radio e la televisione, anch'esse gestite dall'estrema sinistra. Sulle emittenti il governo ha comunque già imposto la museruola consentendo soltanto la diffusione dei comunicati ufficiali e abolendo il notiziario estero. Del pari significativa è la caduta in verticale di Carvalho. L'ufficiale, fautore di un confuso terzomondismo castrista, è stato virtualmente neutralizzato. La scorsa settimana aveva perso il controllo del Copccn, ieri il gruppo di pronto intervento era stato disciolto, oggi l'ex generale rientra nei ranghi assieme a Fabiao, avvicinatosi di recente alle posizioni del pc, sostituito dal colonnello di fanteria Ramalho Eanes, che aveva militato fra gli spinolisti per spostarsi in seguito verso la corrente filo-socialista di Melo Antunes. Un segno del nuovo corso emerge pure dalla decisione di congelare i salari fino al 31 dicembre; una risposta ai continui aumenti di stipendio sollecitati dai sindacati comunisti con il risultato di alimentare la spirale dell'inflazione. Anche sul rispetto delle disposizioni previste dallo stato d'assedio promulgato a Lisbona, il governo ha adottato la politica della mano forte. Una donna di 25 anni è stata uccisa nel quartiere di Monsanto: non si era fermata all'alt ordinato da una pattuglia militare durante il coprifuoco notturno. Nessuna sorpresa quindi che si siano smorzati gli ultimi colpi di coda della rivolta. I paracadutisti della base d iTancos, che erano stati la scintilla dell'insurrezione, hanno negoziato una resa onorevole inviando una delegazione a trattare nella capitale. Alle li hanno consegnato le armi ai governativi che li accerchiavano dall'altro ieri, uscendo dalla caserma per essere sparpagliati in altri reparti. Il comandante del distaccamento, capitano Pessoa, è stato arrestato. Nel carcere militare di Oporto i prigionieri sono così saliti a 61. Stamane altri sei ufficiali, uno dei quali era il vice di Otelo de Carvalho. sono finiti in carcere, e una commissione d'inchiesta è già al lavoro per processarli. Piero de Garzarolli

Luoghi citati: Capital, Diario De Lisboa, Lisbona, Oporto