Stabile: "Il bagno,, ha cambiato regista di Sandro Casazza

Stabile: "Il bagno,, ha cambiato regista Majakovskij tra molte polemiche Stabile: "Il bagno,, ha cambiato regista Interrotta la collaborazione con Pressburger; la regìa a Missiroli « II bagno » di Majakovskij non inaugurerà la stagione teatrale dello Stabile di Torino. Lo spettacolo affidato alla regia di Giorgio Pressburger, dopo una serie di rinvìi per « motivi tecnici » è stato sospeso. Andrà in scena verso « la fine di marzo o nei primi giorni di aprile », ma sarà firmato da Mario Missiroli. Pressburger che avrebbe dovuto dirigere il Gruppo del Teatro Stabile di Torino anche nella realizzazione del testo di Gotthold E. Lessing « Nathan il saggio », è stato esonerato dall'incarico. Il comunicato spedito ai giornali dice: « Il regista Pressburger, al quale sono state chieste delle modifiche tecniche necessarie a rendere eseguibile la rappresentazione non solo al Gobetti ma — secondo lo spirito dell'iniziativa — nelle sedi più diverse, non ha ritenuto di poterle accogliere senza pregiudizio della sua concezione artistica. Del resto, da parte del Teatro Stabile non sarebbero stati sopportati rinvìi ulteriori dopo quelli concessi (la prima era stata fissata per mercoledì 26 novembre), che già hanno costituito un danno rilevante. Pertanto lo Stabile si è visto costretto con rammarico a rinunciare alla collaborazione di Pressburger e a rinviare lo spettacolo ad altra data ». Il secco annuncio riassume uno scambio di lettere tra il regista e il neo-eletto presidente dello Stabile, Volterrani (psi) che sostituisce l'uscente Picchioni (de). Giorgio Pressburger, 38 anni, di origine ungherese, vive a Trieste, lavora a Roma, ha cominciato le prove il 7 ottobre. Sono nati subito i primi problemi. La sua concezione dello spettacolo prevedeva la costruzione di un piccolo palcoscenico al centro della sala da utilizzare come contrappunto alla grande scena. Ma il progetto incontrò molte difficoltà di realizzazione e gli fu chiesto di abbandonarlo. Uguale sorte toccò alla seconda proposta che prevedeva una pedana collocata davanti al palcoscenico. Al terzo allestimento, con carrucole, una passerella e piccole piattaforme in sala, il regista non ha voluto rinunciare. Ha scritto una lettera al presidente dello Stabile dicendo, in sintesi, che non aveva intenzione di modificare e ridurre ancora il suo primitivo progetto La risposta del presidente è stata decisa: ringraziamenti e rottura della collaborazione. Missiroli, direttore del Gruppo del Teatro Stabile sul quale punta il rinnovamento della politica culturale dell'Ente, dirigerà « Il bagno », mentre Aldo Trionfo, direttore artistico dello Stabile, curerà la regìa di «Nathan il saggio ». Un cambiamento di programmi imprevedibile e clamoroso inaugura la nuova gestione. Volterrani e Missiroli giustificano la decisione « con ragioni di tipo tecnico e di allestimento». «La preparazione dello spettacolo aveva bisogno di altro tempo e altre spese — spiega il presidente —. Per completare le prove erano necessari ancora almeno 20 giorni e quasi 20 milioni di costo. Senza contare che i vigili del fuoco avevano denunciato la pericolosità dell'allestimento e l'Ente nazionale previdenza infortuni avrebbe potuto bloccare la rappresentazione al suo debutto ». Si può rilevare che le nuove spese per la realizzazione di Missiroli andranno a sommarsi ai 45 giorni circa di prove e preparativi scenici completamenti buttati via. «Il nostro è stato un atto di coraggio — dice Mario Missiroli — Normalmente qualsiasi lavoro dovrebbe andare in scena anche se brutto. Ci siamo accorti, forse tardi, che lo spettacolo non poteva essere utilizzato per l'opera di decentramento alla quale il Gruppo è principalmente destinato. Troppe difficoltà tecniche. Non ci siamo spaventati di fronte ad una presa di posizione così decisa». «L'attività del Gruppo — aggiunge Volterrani — è programmaticamente la più significativa per il nuovo rapporto che intendiamo instaurare tra il teatro pubblico e la città. Vogliamo a tutti i costi cominciare bene». Giorgio Pressburger ha accolto il « licenziamento » con amarezza mista a rabbia. Ammette alcune complessità tecniche « superabili » dello spettacolo, il prolungato periodo di prove, le difficoltà per adattarlo al decentramento. Ma denuncia « un vuoto di potere» che nelle prime settimane di lavoro ha ostacolato la realizzazione dei suoi progetti, intesi secondo i principi di un teatro « povero » e popolare. « Sto pagando lo scotto di un assestamento programmatico», dice il regista con toni di civile polemica. «Il primo periodo fu di assoluta incertezza. Non sapevamo mai a chi rivolgerci. Le richieste che avanzavo restavano continuamente inevase. Il lavoro che ho svolto in quei giorni è stato molto difficile e alienante ». Per trovare alcune corde da usare come « liane » sono state necessarie un paio di settimane, un toboga ha impiegato giorni per arrivare in scena. Il direttore artistico Trionfo era impegnato nelle prove di « Bei-Ami », Missiroli, direttore del Gruppo, andava e tornava a Torino per le prove del «Processo», il nuovo presidente era in gestazione. «C'è chi aveva detto fin dal principio che le cose sarebbero andate come sono andate — prosegue Pressburger —. Evidentemente questa profezia si è avverata perché si è fatto abbastanza per realizzarla». Il primo spettacolo presentato dal Gruppo del Teatro Stabile sarà « La veneziana » con regia di Lorenzo Salvetti. « Già in fase di preparazione e quindi facilmente allestibile a breve scadenza », annuncia il comunicato. Ma Missiroli precisa « Ci vorranno almeno 30-35 giorni di prove». Si arriverà perciò alla fine di dicembre o ai primi di gennaio. Probabilmente la stagione teatrale, secondo il cartellone, si aprirà il 23 dicembre al Nuovo con « BeiAmi » diretto da Trionfo, che ha debuttato a Vercelli e si trova attualmente in tournée. Nei corridoi della direzione dello Stabile, qualcuno mormorava già: « Una piccola vittoria di Trionfo». Sandro Casazza

Luoghi citati: Roma, Torino, Trieste, Vercelli