Dirigenti dell'Egam accusati di parecchi errori di gestione

Dirigenti dell'Egam accusati di parecchi errori di gestione Moncenisio: un documento dei sindacati Dirigenti dell'Egam accusati di parecchi errori di gestione (Dal nostro corrispondente) Susa, 25 novembre. (g.d.) Il consiglio di fabbrica della Moncenisio-Matec di Condove, azienda del gruppo meccano-tessile Egam a partecipazione statale, ha denunciato gravi errori di gestione in aziende metalmeccaniche a partecipazione statale che si trovano ora in difficoltà produttive ed occupazionali. In un documento, reso pubblico ieri, durante l'assemblea aperta alle Acciaierie Assa di Susa, si afferma tra l'altro che «i responsabili del gruppo Egam (Tematex, Nuova S. Giorgio, Monoenisio-Matec, ecc.) hanno sempre fatto credere che in fatto di produzione il gruppo era all'avanguardia. L'unico prototipo interessante della gamma delle macchine doveva essere Z'Openend della Nuova San Giorgio, alla cui costruzione erano interessate alcune aziende del gruppo; ebbene i responsabili del settore hanno copiato di sana pianta un brevetto cecoslovacco, causando da parte di questo Paese una azione giuridica che per ora ha bloccato l'industrializzazione della produzione, causando dei buchi sui carichi di lavoro di ogni singola azienda. «E' assurdo — continua il documento — che il maggior ente nazionale del settore meccano-tessile, non abbia un ufficio tecnico o centro di ricerca capace di progettare macchine con caratteristiche di tecnologie avanzate». E' stato illustrato anche il caso della Ceruti di Milano, del gruppo Fimec (50 per cento capitale Montedison pubblico, 50 per cento ca- pitale privato), azienda produttrice di macchine utensili di avanzata tecnologia, esportate in tutto il mondo. «Da parte dei dirìgenti — afferma il documento — è stata richiesta la cessazione produttiva e l'espulsione di 600 lavoratori, poiché nel 1974 e parte del '75 vi è stato un passivo di 4 miliardi; dichiarando con tutta tranquillità qual è stata l'operazione che ha portato a tale passivo. Nel 1974 erano state costruite 60 alesatrici a controllo numerico, mai collocate sul mercato a causa della crisi. La restrizione del credito ha portato il gruppo Fimec in difficolta». «Non avendo fondi finanziari per acquistare materiale per la costruzione di macchine meccano-tessili per la fiera dell'Urna di Milano — continua il documento — decideva il rinnovamento tecnologico, con macchinario più avanzato che permettesse la competitività nella produzione, e di arrottamare le suddette alesatrici, per recuperare, tramite fusione, il materiale per la costruzione dei prototipi da presentare alla fiera Itma». «Del medesimo gruppo Fimec — conclude il documento — fa anche parte la Oleodinamica Utita di Borgone di Susa, che assieme ud altre aziende del gruppo è in cassa integrazione, senza prospettiva di ipresa per il 1976 ».

Persone citate: Assa, Ceruti, Nuova S. Giorgio

Luoghi citati: Borgone Di Susa, Condove, Milano, Moncenisio, Susa