Insospettabile negoziante aveva murati in casa gioielli e pellicce

Insospettabile negoziante aveva murati in casa gioielli e pellicce E' un anello della "catena,, che smercia refurtiva? Insospettabile negoziante aveva murati in casa gioielli e pellicce Dieci chili di preziosi sequestrati - Con le pelli di leopardo provengono da furti e rapine - Trovati assegni con grosse cifre: chi ricomprava il bottino dei malviventi? Il presunto ricettatore della banda di rapinatori che nel giorni scorsi aveva assalito macellai ed orefici è stato Identificato ieri sera dalla squadra mobile. SI chiama Antonio Linares, ha 47 anni, abita in corso Francia 19 bis. E' scomparso da alcuni giorni, da quando cioè la polizia ha compiuto I primi arresti del componenti della banda. Una slmile scomparsa costituisce di per sé un indizio. Ma c'è di più. I marescialli Merico e Calò hanno rinvenuto nell'alloggio materiale compromettente: ori e assegni. Antonio Linares è un commerciante di tessuti. Un personaggio, dice la polizia, «insospettato e insospettabile». La facciata di un'attività lecita e decorosa, gli serviva dunque secondo l'accusa, per nascondere le fila di loschi affari. La sua identificazione risulta particolarmente importante. Sono proprio i ricettatori il perno su cui girano tutti gli affari della delinquenza: è grazie a loro che il «delitto paga» almeno il prezzo della refurtiva. In effetti i giovani rapinatori non agirebbero se alle spalle non avessero persone pronte a raccogliere, a nascondere e smerciare il frutto delle loro imprese. Gli stessi arresti degli autori materiali degli assalti possono risultare all'atto pratico improduttivi se non si riescono a colpire i gangli della più vasta organizzazione che agisce al coperto e in posizioni relativamente sicure. Come la Mobile sia giunta a Linares non si sa con esattezza. E' possibile che i marescialli Merico e Calò abbiano avuto qualche indicazione utile da Barbero, Astolfl e Fatarella. 1 tre giovani finiti in carcere mercoledì scorso perché sospettati dì avere compiuto una parte delle rapine a macellai e gioiellieri. I tre hanno seguito alle Nuove un gruppo di altri indivi dui fermati dalla polizia la settimana scorsa. L'operazione di ieri sera si è iniziata verso le 18. Gli inquirenti avevano tre indirizzi del Linares: il negozio di via Stradella 61, una sede di rappresentanza in via delle Orfane 16, infine l'alloggio in corso Francia 19 bis. Le prime due perquisizioni non hanno dato esito. Le scoperte interessanti si sono avute quando i sottufficiali hanno bussato all'alloggio del commerciante. Ha aperto loro la moglie del Linares, Carmela Benestante di 33 anni. «Mio marito non c'è, manca da qualche giorno, non so dove sia andato», ha detto. I poliziotti hanno frugato dappertutto. Parzialmente murati in una camera hanno rinvenuto infine dieci chili di ori (anelli, catenine, medaglie) qualche brillante, una ventina di pelli di leopardo, raccolte di francobolli. Alcuni oggetti di valore erano ancora custoditi nelle buste intestate alle gioiellerie da cui provenivano. Assieme agli oggetti sono stati trovati plichi di assegni indirizzati al commerciante di tessuti. Alcuni recano l'indicazione di cifre molto elevate. Rappresentano i compensi sborsati al Linares dagli individui ai quali egli rivendeva la refurtiva acquistata dai ladri? E chi sono? Membri di una più vasta organizzazione di ricettatori o incauti acquirenti? Sono domande a cui si cerca ancora una risposta. Nel frattempo gli agenti iranno fermato per ricettazione la moglie del commerciante e convocato in questura una decina di orefici di Madonna di Campagna, dove nei giorni scorsi avvenne 11 maggior numero di rapine. Saranno chiamati a riconoscere gli ori rinvenuti nel nascondiglio dell'insospettabile Linares. ! 1I I I I I I Carmela Linares, fermata - Gli agenti della mobile esaminano i preziosi sequestrati