Lite tra colieghe non è causa di licenziamento

Lite tra colieghe non è causa di licenziamento Processo davanti al pretore di Moncalieri Lite tra colieghe non è causa di licenziamento Purché non avvenga in fabbrica - Un'operaia, licenziata perché aveva insultato una compagna, ha fatto ricorso - La ditta l'ha indennizzata Non si può licenziare una impiegata per una lite con una collega (magari per una semplice rivalità in amore), se questa lite è avvenuta al di fuori dell'orario di lavoro. Il principio non è stato codificato da una sentenza ma è questa la conclusione della causa svoltasi ieri davanti al pretore di Moncalieri e conclusasi con un risarcimento di tre mensilità alla dipendente licenziata (ne chiedeva cinque) e l'offerta, rifiutata, di riassunzione. Laura Vanzo, una ragazza di 24 anni che risiede a Nichelino, In via Gozzano 22, assunta il 5 giugno del 1974 dalla ditta Silma di Nichelino, venne licenziata in tronco 11 24 gennaio di quest'anno. Per giusta causa, secondo la datrlce di lavoro e titolare dell'azienda, Elena Ravera Valisi, difesa dall'avvocato Davlso, aven¬ do l'impiegata « ingiuriato ed offeso le altre impiegate, nonché i titolari della ditta, comportandosi in modo tale da paralizzare il normale lavoro d'ufficio ». In particolare la datrlce di lavoro citava una lite più violenta delle altre, che sarebbe avvenuta la mattina del giorno 17 gennaio con l'impiegata Manuela Forzatti. Completamente diversa la versione della controparte. Secondo l'impiegata Vanzo, che dopo 11 licenziamento presentò un ricorso al pretore, 1 fatti si sarebbero svolti in tutt'altro modo. Ci fu un solo diverbio, con la collega Forzatti, « fuori dalle ore di lavoro e fuori dall'ufficio, per questioni persoTiali ». « Il 16 gennaio, al mattino, la Forzatti non si presentò al lavoro — sostiene Laura Vanzo —. Nell'intervallo di pranzo la incontrai ed ebbi con lei un violento scambio di opinioni su un ragazzo del quale ero innamorata. Alla ripresa del lavoro, io mi ero sfogata lei invece era sconvolta ». Ieri mattina l'avvocato Davlso ha offerto per la ditta una transazione, accettata dal difensori della Vanzo, avvocati Fusart e Bin. L'impiegata ha peraltro sottolineato al pretore Russo di non voler essere reintegrata nel posto di lavoro per motivi di Incompatibilità. Una volta trovato l'accordo sulle mensilità che spettavano all'impiegata per il danno subito con il licenziamento, la causa è stata dichiarata chiusa.

Persone citate: Elena Ravera, Forzatti, Laura Vanzo, Manuela Forzatti, Vanzo

Luoghi citati: Moncalieri, Nichelino