Un accordo alla Rai -tv per le nuove "strutture,, di Giuseppe Fedi
Un accordo alla Rai -tv per le nuove "strutture,, La riforma compie un passo avanti Un accordo alla Rai -tv per le nuove "strutture,, Oggi il consiglio di amministrazione nominerà i dirigenti - Intransigenti i partiti sulle candidature : previsto un aspro scontro R 21 bdi dii E' ti tt ilii di Roma, 21 novembre. La riforma della Rai ha compiuto un passo avanti. Nella seconda giornata dei lavori, il Consiglio d'amministrazione ha concluso l'esame delle nuove strutture aziendali sulle quali è stato raggiunto un accordo sostanziale. Sciolto, dopo tre riunioni e molte ore di animate discussioni, il primo nodo, il Consiglio potrà ora procedere alle nomine dei dirigenti. Se ne occuperà domani, alle 18, quando i consiglieri si ritroveranno nella sala a pianterreno della sede di viale Mazzini per una prima riunione, cui farà seguito, domenica, una seconda. Lo scontro sulle candidature si annuncia aspro per l'intransigenza dei partiti. Le varie posizioni si sono cristal. lizzate e restano di contrapposizione frontale, senza che si profili — almeno allo stato attuale — una possibilità di mediazione. E' su questo terreno che il Consiglio di amministrazione della Rai tenterà da domani di sciogliere i nodi « politici » della designazione dei massimi responsabili operativi della radio e della televisione. Per quanto riguarda la de, d o , i sette consiglieri democristiani non sarebbero disposti a cedere sull'organigramma proposto e ad accogliere la censura degli altri partiti (socialisti in particolare) sulle designazioni alle cariche. In particolare, si sono impegnati a sostenere la candidatura di Gianni Pasquarelli, per la quale l'opposizione del psi è totale. Solidarietà con Pasquarelli è « stupore e indignata protesta» per i giudizi espressi dall'Agirt e dalla Pnsi alla vigilia della riunione del Consiglio d'amministrazione, sono stati espressi in un documento firmato da 50 giornalisti del giornale radio. Il giudizio secondo il quale Pasquarelli, in quanto ex direttore del « Popolo », non garantirebbe « le finalità della riforma televisiva » e « il pluralismo » — è detto nel documento — « assume, nelle sue trasparenti forme di discriminazione politica e di veto pregiudiziale, aspetti particolarmente gravi ». Quello che sembrava uno scontro a due, tra de e psi, si è allargato ora anche ai repubblicani e ai socialdemocratici che hanno contestato la designazione di Massimo Fichera, socialista demartiniano, alla direzione della seconda rete televisiva. La seduta di oggi, conclusasi poco dopo le 15 con l'accordo sulla nuova struttura dell'Ente, è stata laboriosa e a volte accesa, specie per quanto riguarda uno dei punti qualificanti del documento Bolacchi, le direzioni di supporto, per le quali sono state apportate alcune modifiche. « Sul testo del documento, che ormai è acquisito — ha spiegato il vicepresidente della Rai, Orsello — c'è stato un consenso generale del Consiglio ». Il documento sarà messo in votazione domani, dopo che sul testo sarà sentito il parere delle organizzazioni sindacali dei lavoratori dell'azienda, dell'Agirt e dell'Associazione dei dirigenti Rai. Il problema delle strutture, secondo il consigliere Bolacchi (de), « era quello fondamentale ». « Si è parlato, fuori del Consiglio, con troppa enfasi delle nomine — ha commentato —, fatto a mio giudizio assolutamente strumentale, mentre poca attenzione è stata riservata alla ristrutturazione, che è il vero problema della riforma della Rai ». Giuseppe Fedi
Persone citate: Gianni Pasquarelli, Massimo Fichera, Orsello, Pasquarelli
Luoghi citati: Roma
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