"Juvetoro,, baciate dal destino di Giovanni Arpino

"Juvetoro,, baciate dal destino "Juvetoro,, baciate dal destino j ' Che lacrime, che strazio, che lamenti, ma anche quuiUii risaie, a sfoyliine i patinimi sportili del lunedi. Ce chi si piejia vinto dai singulti sulla sconjitlu ili \likm. \apoli. liner e fiorentina, c'è ehi gioisce — con a senza punte muf'ipie — per le vinarie di juwnuis. Torino. Como e SuinpdorUi. (Omc sempre. Vliatìu tifosa lenite a sbriciolarsi in tuia mirili ile di pareri, naturalmente dimorali, l'isceralmelile appassionali. Come sempre, il mondo del pai1 Ione riesce a mobilitare le sue <fpenne» più << meno illustri, sia a titolo di consolazione, sia per rinverdire la tipica gioia ebdomadaria. /. ' UH aspello di quella "Commedia alunna - che lo spari ^a ancora concedere, riverberai! do spiriti di campanile, contraddizioni intcriori, guizzi d'estro, /.ii gran domenica dei due club torinesi — i granala che sradicano il \apoli di Luis \ inietti, mi -lioiiC" clic troia sempre !a sua gabbia sulle rive del Po. ed i bianconeri che speculano .oli sapiente cinismo nella vigna di San Siro — ha scalcinilo ritide di colamenti. Simo il Vesti-1 l'io toccano coralli e ferri equini per il secondo gol •■stregato" di l'olii i. a Milano le tribù riveritine processano la freddezza notarile e Iruìlùosa dei tradizionali avversari juventini. \lii la fortuna è ancora una colini, malgradti il moderno ribaltamento di lami valori. Odilio. forse \apolcoiie non si affretterebbe a promuovere marescialli un far ila un Radice, al¬ ma a lindi unii i loro «dipelipossiamo impalare lenatori dei club torinesi, questo Parola e a questi ve, come denti", non nulla, t n incco in pia della sofie è ipianto in football accade, e i ien raccolto con grazia, se capita. Il campionato è lungo, ridere troppo oggi nini avrebbe scaso, così come ci sembrano sproporzionati ceni lacrimoni a \oid e a Sud. I.a bellezza d'un gioco consiste anche in un'incognita perenne, che volta le sue carte da inni domenica all'altra. Kesia da dire che i piani, le programinazioni, gli studi dei dite club torinesi hanno saputo frullare, sull'erba fradicia dei campi, pia ilei Involo ninni, rispettabile iva torse meno rifilino. Sapoli melila senz'alno imo scudetto, Mila no e sicuramente degna di una rivincila dopo aiuti di -magre", ina non si vede perche l'orino debba porgere il collo. Se poi. su quel collo, le fate del palloni, posano un effimero bacino, sa lutiamole con una riverenza. Tanio le conosciamo: da fate suini capacissime di rivoltarsi in verdi streghe, con tanto di scopa e veleni. Il campionato divide, il campionato unisce. I' un elenio pranzo ili nozze, a volle giovanili a volle d'oro. Perché renderlo drammatico con inutili polemiche'.' I.a contili baule '■sesta ■ del torneo è ormai in archivio, arriva VOIatulu a Roma, \llcgri: lincile c'è vita, c'è rivincila. •'Invernili" tu concedono a tulli. Giovanni Arpino

Luoghi citati: Como, Milano, Roma, Torino