Figlia d'un industriale è sfuggita ai rapitori

Figlia d'un industriale è sfuggita ai rapitori A Buccinasco, presso Milano Figlia d'un industriale è sfuggita ai rapitori Ha 21 anni - Ha resistito ai banditi che stavano cercando di trascinarla su di un'auto (Nostro servizio particolare) Milano, 14 novembre. (m.f.) Marinella Casati, 21 anni, figlia di un industriale di Buscinasco, un paese a pochi chilometri a sud di Milano, è riuscita a sfuggire ai rapitori che già l'avevano trascinata sulla loro auto. E' avvenuto questa sera pochi minuti dopo le 18 a Buscinasco in piazza della Libertà. Marinella Casati, figlia di Giuseppe, 53 anni, titolare della ditta Cabel che produce conduttori elettrici in uno stabilimento con 120 dipendenti, usciva dall'ufficio del padre, in cui lavora, con altre impiegate. Le ha lasciate per salire sulla sua Volkswagen, ma proprio mentre stava per aprire la portiera, dal lato opposto della strada si è mossa una «Giulia 2000» bianca con tre uomini. La vettura le è passata di fianco senza fermarsi; un bandito, sporgendosi da una portiera aperta, si è proteso in avanti e ha afferrato la ragazza. Marinella ha opposto una resistenza disperata e l'uomo non è riuscito a trascinarla nell'abitacolo dell'auto. La «Giulia» dei banditi ha così percorso un centinaio di metri con la giovane che strisciava sull'asfalto. La giovane non aveva però rinunciato a liberarsi, e contorcendosi è riuscita a sfilarsi il cappotto che b restato in mano al suo rapitore. E' caduta a terra, leggermente ferita, ma libera. I banditi, dopo aver percorso ancora qualche decina di metri, hanno abbandonato anche il cappotto e si sono dileguati nella nebbia che, fittissima, copre la zona. La famiglia Casati a Corsico è molto conosciuta. Il pa¬ dre Giuseppe, nato in paese, ha fatto dal nulla la grossa azienda che dirige, nella quale lavorano oltre a Marinella, anche la figlia maggiore, Fiorella, di 23 anni. I carabinieri del pronto intervento e del nucleo investigativo, dopo il mancato sequestro hanno organizzato una battuta nella zona, che non ha dato esito. Medicinali: accusati due parlamentari de uno pli e 5 funzionari (Dalla redazione romana) Roma, 14 novembre. L'inchiesta giudiziaria svolta dal sostituto procuratore Franco Marrone su alcune specialità medicinali che portò alla duplice condanna dell'industriale Antonio Alecce, è giunta a una svolta clamorosa. Il magistrato ha chiesto l'autorizzazione a procedere contro il senatore Girolamo La Penna, il deputato Enrico Spadola (ambedue democristiani) e Ferruccio De Lorenzo, liberale. Oltre ai tre parlamentari, il dott. Marrone ha incriminato Alecce, il prof. Ernesto Chiacchierini e cinque funzionari del ministero della Sanità. Vengono contestati dieci episodi del reato d'interesse privato in atto d'ufficio compiuto in periodi diversi dai 10 personaggi in concorso tra loro. L'inchiesta iniziò il 1° giugno scorso e coinvolse, in un primo momento solo l'industriale Alecce, che fu condannato a due anni e otto mesi di reclusione. Alecce, che nei giorni scorsi ha ottenuto la libertà provvisoria, dovrà essere giudicato in appello.

Luoghi citati: Buccinasco, Milano, Roma