Plank come Collombin

Plank come Collombin Sci, a Cervinia i liberisti "provano,, con gli svizzeri Plank come Collombin Alcune discese controllate hanno posto i due atleti pressoché alla pari - Anche Gustavo Thoeni si allena agli ordini di Panatti • Oggi si conclude la fase dì preparazione poi la squadra si troverà al Sestriere (Dal nostro inviato speciale) Cervinia, 12 novembre. Herbert Plank si aggiusta il casco, punta i bastoni e scatta potente, scivolando rabbioso eppur leggero sulla neve gelata. Il sole, caldissimo, si spezza Ih mille riverberi. Il Cervino, dente di ghiaccio proteso nel cielo, ha riflessi azzurrini. Una nuvola peregrina e sfilacciata sfiora la montagna e si perde nel nulla. Dopo Plank scende Collombin, furetto mattoide dalle gambe d'acciaio, e poi Russi, gigante buono senza frenesie, e poi Gustavo Thoeni, e Roux, e Stricker, e Vesti. Luciano Panatti. tutto in azzurro sulla pista, controlla e sorride, sempre più disteso: -Se è vero che gli svìzzeri sono fortissimi in discesa — commenta — noi non possiamo proprio lamentarci'. L'arrivo dei liberisti elvetici qui a Cervinia, dopo un primo momento di naturale imbarazzo è stato accolto con una certa soddisfazione dai responsabili della squadra azzurra che si trovano così davanti ad un termine di paragone che può conrare parecchio. Stessa pista, stessa neve, stessi orari, e non sono in pochi a ricordare quello che capitò anni fa, nelle stesse condizioni, a Schranz e Killy i quali si rincorsero praticamente sulla pista, trasformando una seduta di allenamento in una gara vera e propria. Ieri c'erano state solo alcune schermaglie, i controlli a distanza, gli espedienti per sfuggire ai rilevamenti dei tempi, e anche i tentativi di conoscere i materiali dei rivali. Oggi si è pensato di effettuare discese controllate ed è forse per questo che Panatti sorride con maggior gusto. Dunque, Plank è alla pari di Collombin e Roux. e va meglio di Russi e Gustavo, ma soprattutto è il confronto di squadra che regge perché anche Rolly Thoeni e Stricker se la cavano magnificamente: • lavoro fatto — commenta modesto Panatti — diciamo che non è da buttare via. Ma voglio restare con i piedi ben piantati a terra. Certo che se la neve fosse sempre ghiacciata, potrei anche farci la firma-. E lascia in sospeso la frase, facendo intendere che quanto a tecnica i suoi ragazzi non temono praticamente rivali. Dopo l'allenamento, in albergo, facce sorridenti e battute spiritose. La stanchezza accumulata in questa settimana di preparazione, e la leggera noia che in parte ne deriva, sono praticamente scomparse per merito di questa gara, fatta per gioco certo, ma che già avvicina al clima di tensioni e di gioie delle competizioni. I diciotto componenti la squadra di discesa (Plank, Stricker, Rolly Thoeni, Marconi, Antonioli, Tach, Corvi, Dalmasso. Kerschbauner, Com- ploi, Corradi. Menardi, Hoffer, Malli, Carpaneto e Cattai più Gustavo Thoeni che si è aggregato in quanto gli slalomisti sono fermi ad Alpe di Mera per il maltempo) hanno così praticamente concluso il periodo di prepa¬ razione a Cervinia: « Una pista magnifica, ben lavorata — dice Panatti — una fase di allenamenti utilissima. Abbiamo curato II fondo, la tenuta, la distanza, la scorrevolezza. Adesso ci vuole un po' di riposo e poi riprenderemo un lavoro più tecnico e altri test sul materiali ». Mario Cotelli, arrossato e pacioso, conferma il programma, soddisfatto della condizione di tutti gli atleti. Sorride dietro gli occhiali appannati, pensando alle discese del mattino insieme agli svizzeri: « L'anno scorso — commenta — siamo stati costretti ad allenarci sui sassi. Ora Invece la lunghezza e la scorrevolezza della pista ci hanno offerto indicazioni utilissime ». Poi Panatti, gentile e paziente, espone in dettaglio la giornata dei suoi ragazzi. Sveglia alle 7, o anche prima, (« Ma si fa un po' di fatica a tirarli già dal letto •) e poi dalle 9 alle 13,30 il lavoro sulla pista 6 bis che corre al fianco di quella del Teodulo. Alle 14 ritorno in albergo, giù a Cervinia, pranzo, riposo ed una buona razione di ginnastica. Verso sera tutti davanti al video a circuito chiuso, per vedere insieme, discutere e correggere gli errori di discesa; poi la cena, mentre a qualcuno cascano già gli occhi per la stanchezza: « La pista — dice Panatti — è lunga tre chilometri e mezzo circa e noi andiamo su e giù per sei o sette voi| te. Una settimana vuol dire 120 i chilometri e non so se mi spie¬ go. Ora però non vorrei che si imballassero e perciò sono deciso a dare loro qualche giorno di riposo ». Il lavoro, su in pista, è praticamente uguale per tutti: dopo la preparazione estiva svolta in modo differenziato, i discesisti non fanno altro che piazzarsi sulla linea di partenza, scendere, risalire e ridiscendere. Ogni tanto qualcuno si sente stanco e allora rallenta, oppure si prende gli sci In spalla e rimanda tutto all'indomani. Una certa libertà dunque, ed un certo affidamento sul senso di responsabilità di ognuno. Lo stesso vale per le scelte in cucina. Non esistono diete speciali perché, come sottolinea Panatti, gli sciatori hanno orari strani e devono abituarsi a sopportare tutto, spesso anche un panino masticato male prima della partenza. Per la ritirata, non c'è alcun problema. La sera sono tutti così stanchi, e Cervinia così deserta in questa stagione, che un letto morbido e caldo diventa la soluzione di gran lunga più allettante. Domani dunque I liberisti lasceranno Cervinia per ritrovarsi lunedi sera sulle nevi del Sestriere: gli slalomisti riprenderanno gli allenamenti ad Alpe di Mera mentre Pierino Gros, causa una maligna Infezione al collo del piede per un foruncolo, se ne starà a casa un paio di giorni In più. Anche le ragazze della libera, che lavorano qui con i colleghi della maschile, se ne andranno da Cervinia. Si sono allenate con impegno, denotando progressi notevoli. La migliore in questa fase si è dimostrata Jolanda Plank, sorella di Herbert: In albergo, quando I due fratelli si incontrano, si guardano negli occhi e sorridono. Carlo Coscia Herbert Plank, dopo gli allenamenti di Cervinia, appare il più in forma fra i discesisti azzurri

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