Bravi anche quelli dell'«Under» specie Vincenzi e Patrizio Sala

Bravi anche quelli dell'«Under» specie Vincenzi e Patrizio Sala Bravi anche quelli dell'«Under» specie Vincenzi e Patrizio Sala A Coverciano Montecatini sconfitta per 4-1 - Due reti del rossonero, limpide manovre del granata - Graziani assente per un risentimento (ma domenica giocherà) - Mozzini convocato? (Dal nostro inviato speciale) Firenze, 12 novembre. Pic-nic della « Under 23 » sul soffice campo di Coverciano, dove soltanto un tappeto di foglie gialle ricorda in una giornata quasi primaverile che l'inverno è vicino. Gli azzurrini — senza Graziani, rimasto a riposo per motivi precauzionali — hanno collaudato schemi e intesa, ma soprattutto elementi nuovi come il rossonero Vincenzi e il granata Patrizio Sala, entrati in squadra non in punta di piedi, come avviene solitamente per i "pivelli", ma a testa alta e con portamento spigliato. Vincenzi ha fatto onore alla sua tresca fama di baby-gol con un « doppietto > applauditissimo dai tifosi presenti all'amichevole con il Montecatini. Anche il presidente della Federcalcio, Artemio Franchi, che ha seguito con interesse l'Incontro, deve esserne rimasto entusiasta. Patrizio Sala, col suo tocco pulito e con i frequenti cambi di velocità, si è inserito ad occhi chiusi nella formazione azzurra, contribuendo alla sua riscossa. Era successo, Infatti, che .i Montecatini, contro un'Italia spavalda, troppo sbilanciata In avanti, era riuscito a segnare l'unico gol del primo tempo, con un rigore propiziato da lardelli e trasformato dal centravanti Grilli. Su un passaggio alto in area, avendo un avversarlo alle spalle, lardelli si era improvvisato portiere, bloccando la sfera con le mani. In una partita vera, specialmente quella che attende la squadra di Vicini la settimana prossima ad Ascoli, sicuramente non l'avrebbe fatto. Nella ripresa, comunque, l'Italia si è svegliata, anche perché il Montecatini aveva ormai dato tutto, specie sul plano dell'entusiasmo (complimenti, comunque, al suo trainer, l'ex-granata BertoIoni che molti ricorderanno in quel Torino che aveva come stella il tedesco Buthz), Vincenzi, con una mezza rovesciata, quindi Casarsa, poi Guerini e infine ancora Vincenzi siglavano II risultato, fissato quindi sul 4-1 pei l'Italia. Graziani, dicevamo, è rimasto fuori. Ha un risentimento al quadricipite della gamba destra, conseguenza di una botta rimediata domenica scorsa a Genova. Vicini per precauzione l'ha allenato sta¬ mane per una mezz'oretta, poi nel pomeriggio l'ha tenuto fuori, affidandolo in serata, con gli altri granata, al fedele « baffo » Migneco Der il ritorno a Torino. Pertanto, l'Italia si è presentata con Pulici; Tardelli, Danova: Boni, Della Martira, Scirea; Caso, Pecci, Casarsa, Guerini, Vincenzi. Nella ripresa sono usciti Caso e Pecci, sostituiti rispettivamente da Orlandi e Patrizio Sala, mentre in difesa Oriali e Peccenini hanno preso il posto di Danova e Della Martira. Come diceva giustamente l'allenatore Vicini, l'Italia ha preso poco sul serio l'allenamento, nel senso che inizialmente è mancata la necessaria concentrazione. Poi, meglio disposti tatticamente, evitando di ammassarsi al cen- tro, gli azzurrini hanno preso la giusta misura, cogliendo per quattro volte il bersaglio. Impressionante ancora una volta Scirea, au- tentico pendolare del calcio: per lui, a quanto pare, non esistono mezzi termini: anche le amichevoli vanno prese sul serio. Sembrava che facesse il libero In entrambe le difese, tanto si spostava con facilità. Il miglior gioco, dunque, s'è visto nella ripresa, non tanto per il cambio di uomini quanto per la maggiore disponibilità del Montecatini, ormai messo alle corde. Sala e Orlandi, inoltre, hanno evitato con accortezza di Infoltire la zona d'attacco, concedendo più spazio a Casarsa e a Vincenzi, con effetti immediati e pratici. Buona la spinta di Tardelli e Oriali, efficaci come al solito i vari Danova, Caso e Pecci. Vicini non ha escluso che lunedì prossimo, qualora domenica venga utilizzato in campionato, sia convocato anche Mozzini. Anzi, diciamo pure che il suo impiego ad Ascoli è scontato, considerata la scarsa condizione di forma denunciata da Della Martira e la necessità di porre sugli olandesi due difensori di ruolo, appunto Danova e Mozzini. Ci sarà invece il dilemma tra Tardelli e Maldera, ammesso che quest'ultimo si riprenda dall'infortunio che l'ha costretto a disertare questo allenamento. Vicini, peraltro, è entusiasta del bianconero, soprattutto dopo averlo visto in allenamento calciare in porta da diverse posizioni. E' il tipo di terzino d'attacco che predilige. All'attacco Graziani non si discute: « Ad ogni modo — ha concluso alla fine della sua chiacchieratina Vicini — non posso tralasciare l'ipotesi che durante l'Incontro si possa schierare in attacco un trio formato da Vincenzi, Casarsa e Graziani. C'è tempo, comunque, per parlarne. Lunedì l'attuale rosa di venti giocatori verrà ridotta a sedici: poi martedì ci troveremo ad Ascoli per questa partita che dobbiamo vìncere ad ogni costo con almeno due gol di scarto ». Da queste e altre parole si può arguire che la « Under » destinata al difficile compito di eliminare gli olandesi ancora una volta sarà basata su bianconeri e granata: mezza squadra, infatti, arriverà da Torino e porterà i nomi di Mozzini, Scirea, Tardelli, Graziani e Pecci Giorgio Gandolfi Patrizio Sala