Italia: le Nazioni Unite hanno perso credibilità

Italia: le Nazioni Unite hanno perso credibilità Giudizi e reazioni del mondo politico Italia: le Nazioni Unite hanno perso credibilità Roma, 11 novembre. L'incredibile condanna del sionismo, pronunciata stanotte all'assemblea dell'Onu da 72 Paesi, fra i quali l"Urss, la Cina e il blocco dell'Est europeo, ha suscitato anche in Italia sdegnati commenti e preoccupazioni sulla validità stessa delle Nazioni Unite. Al contrario è stato elogiato da tutti il voto contrario dell'Italia e degli altri otto Stati comunitari. Negli ambienti del ministero degli Esteri si giudica un grave errore il voto che equipara il sionismo al razzismo perché, d'ora in poi, l'antirazzismo delle Nazioni Unite non potrà più presentarsi « puro », ma si presterà ad essere considerato strumentale, come è accaduto stanotte contro Israele. Il ministro Rumor, quale presidente di turno, aveva rilevato l'opposizione dell'Italia e della Comunità a questa identificazione fra sionismo e razzismo, il 31 ottobre a conclusione dell'incontro fra i ministri degli esteri europei a Roma. L'umanità dei Paesi comunitari nel voto contrario di stanotte e nei dibattiti che l'hanno preceduto è messa in risalto alla Farnesina, unitamente al discorso dell'ambasciatore Vinci « estremamente duro » contro la risoluzione. Gli ebrei italiani hanno appreso la notizia «con dolore, ma senza stupore», dice un comunicato dell'Unione delle comunità israelitiche e della comunità di Roma. «Con dolore perché è veramente doloroso vedere uomini e Stati piegarsi alla prepotenza e al ricatto. Senza stupore perché sappiamo che ormai al- l'Onu vi è una maggioranza automatica che raccoglie assieme a Stati fascisti, come Cile e Spagna, l'Urss che — ricordiamo — è stata tra i primi a riconoscere lo Stato di Israele creato dal movimento sionistico». Il documento afferma che il voto dell'Onu ritarda la pacificazione con gii arabi, voluta dal sionismo, e costituisce «una pagina vergognosa e squalificante nella storia del massimo organo internazionale». E conclude: «Gli ebrei italiani sono fieri del dignitoso e responsabile comportamento tenuto dall'Italia e dai Paesi dell'Europa occidentale che invano hanno tentato di opporsi a questa infamia che ha prodotto profondo turbamento nella coscienza di tutti gli onesti». Nenni: «La risoluzione dell'Onu è un oltraggio alla verità sancita dalla storia dei duemila anni che videro gli ebrei esposti alla costante minaccia razziale di essere tutti massacrati. Sorprende che gli arabi abbiano creduto di servire in tale modo la causa palestinese. Sorprende ancora di più il voto dei paesi sovietici ». « Le decisioni dell'Onu — dichiara il vicepresidente del Pli, Bonaldi — ci precipitano indietro di trentanni tra quei "miti" nazisti che l'Onu doveva esorcizzare. Dobbiamo seriamente riconsiderare se l'Onu risponda ai suoi motivi ispiratori o non li contraddica e trarne le conseguenze ». Il segretario del Pri Biasini, definisce il voto «una autentica vergogna per chi l'ha pronunciato », indica le responsabilità dell'Urss e si augura che il Pei « tocchi finalmente in modo netto ed esplicito questo tasto». Da parte comunista c'è un commento dell'Unità e un intervento, davvero reciso, del sen. Terracini. « La risoluzione dell'Onu suona a vergogna — dice Terracini — di quella assemblea e segna di un marchio indelebile coloro che la proposero insieme a quanti l'appoggiarono o anche soltanto la confortarono con la loro astensione». L'organo del pei, pur accu¬ sando il sionismo di «favorire le spinte aggressive o discriminatorie dello Stato di Israele », giudica « errato e infondato » equipararlo ideologicamente con il razzismo e dice di non accettare tale equiparazione perché « nociva alla stessa causa araba ». Nel breve corsivo dell'Unità il dissenso dall'Urss e dai Paesi socialisti si ricava solo attraverso queste affermazioni molto indirette. 1. f. Condanna di Ford e del Senato Usa Washington, 11 novembre. Il presidente degli Stati Uniti Gerald Ford ed il Senato americano hanno condannato la decisione dell'assemblea generale delle Nazioni Unite di far propria la risoluzione che accomuna il sionismo al razzismo. Il Senato americano ha approvato all'unanimità per alzata di mano una condanna per l'operato dell'assemblea generale. Nella risoluzione presentata dal capogruppo repubblicano Hugh Scott ha detto che l'operato dell'Assemblea generale incoraggia l'antisemitismo e la discriminazione razziale. (Ap) i è i

Persone citate: Biasini, Bonaldi, Gerald Ford, Hugh Scott, Nenni, Rumor, Terracini