Panatta ha un'arma segreta

Panatta ha un'arma segreta La nascita del figlio gli ha dato forza e tranquillità Panatta ha un'arma segreta La moglie Rosaria : " Adriano è cambiato, responsabilizzato come non mai " - " Il risultato di Stoccolma gli ha dato coscienza dei suoi mezzi " - Il tennista è partito ieri per Buenos Aires, poi andrà a Johannesburg i con il sugo • Quando ha bussato alla porta di casa sabato notte, forse era già domenica, a momenti non lo riconoscevo. Due occhi grandissimi su di un volto tiratissimo. C'era tutta la stanchezza del match sudato e vinto dopo dura lotta contro Jimmy Connors, il tennista più forte del mondo. Credimi, ho stentato a riconoscerlo Chi parla all'altro capo del telefono è Rosaria Luconi, la bella I ragazza bruna che lo scorso anno , in una chiesa presso Firenze è diventata la signora Panatta e che da due mesi è la mamma di Niccolò, primogenito del numero uno del tennis Italiano, il degno erede di Nicola Pietrangeli non più solo in campo nazionale ma anche in campo internazionale dopo la strepitosa vittoria nel torneo di Stoccolma. « Era entusiasta di se stesso — dice Rosaria, felice e commossa — finalmente calmo, rilassato, conscio dei suoi mezzi. Una calma Interiore sìa fisica che psicologica che proprio non gli conoscevo ». — Merito tuo. merito del matrimonio. » Won direi. Penso che Adriano sia cambiato, più che con il matrimonio, con la nascita di Niccolò. Il figlio lo ha responsabilizzato e tranquillizzato nello stesso tempo. Una situazione meravigliosa. A vederlo così magro e tirato nel fisico gli avrei dato almeno tre anni di meno. Solo pelle e ossa. Un vero atleta. Frutto di un maggiore equilibrio ». — L'importante era allontanarlo da Roma, dagli Involtini di carne . Bravo. Vedi, quando gli ami- i ci lo portavano a cena non sape- \va trattenersi. Era più forte di |luì. Ora con me e Niccolò qui a jMontecatini è tutto diverso ma risultati ci ripagano di tutti i sacrifici, lo sono felice quanto lo è lui per il successo di Stoccolma. Ora dopo meno di dodici ore è già ripartito per Roma e a mezzanotte, scioperi permetten do, sarà già in volo per Buenos IAires. Poi dall'Argentina, dove aio- !cherà sulla terra battuta, volerà i in Sud Africa per giocare sul ce \ mento di Johannesburg; sono le | ultime due tappe prima dell'even j tuale disputa del "master"^ del Grand Prix che sì svolgerà a Stoccolma dal 30 novembre al 7 dicembre. Rischio di non vederlo per non so quanti giorni, ma è •in sacrilicio che accetto ben volentieri. Vederlo contento come l'altra notte è una soddisfazione I pure per me, mi permette di ac- I ! cettare qualsiasi sacrificio ». I ' Due settimane mancano alla di- 1 I Panatta e Fillol, Londra, per la I Dewar Cup, con tutti i parteci- 1 panti del torneo di Stoccolma sputa del - master » del Grand (Prix della Commercial Union. In | pprogramma cinque tornei utili per Hrimediare punti per la classifica | hfinale che permetterà ad otto ten- ' nisti di disputarsi a Stoccolma la palma di migliore giocatore della stagione. In questa settimana sono in programma i tornei di Buenos Aires, gruppo A, con la partecipazione di Vilas, Gerulaltis, ttctrectS | (Connors, Ashe, Tanner e com- I pagni) ed uno di gruppo B ad i Hong Kong con i giocatori che hanno preso parte al circuito asia- I tico (Ramlrez, Orantes, Barazzut- I ti, Rosewall). La settimana sue- cessiva saranno in programma i i tornei di Johannesburg, catego- ' ria AA come quello di Stoccolma. ; e di Calcutta, categoria B, che concluderà il circuito asiatico. i Poi i migliori otto nella gradua- ; toria a punti si ritroveranno a Stoccolma per giocarsi il « ma- 1 ster » sullo stesso velocissimo parquet di legno che ha consacrato Panatta a « big » internazionale di prima grandezza con la vittoria in finale contro Jimmy Connors dopo avere superato il neozelandese Paruri in semifinale e l'altro statunitense Arthur Ashe nei quarti di finale. » Speriamo che Paolone non si sposi » diceva tempo fa Mario Belardlnelli quando aveva appreso che Corrado Barazzutti era intenzionato a sposarsi con Barbara Atzori nella prossima primavera. « Ho già perso Tonino ed Adriano con il matrimonio » diceva convinto il direttore tecnico degli azzurri. La sua era una profezia sbagliata. Il matrimonio sembra aver fatto bene a Panatta. La nascita del figlio Niccolò sembra averlo trasformato, responsabilizzato come mai nessuno in passato era riuscito a fare. Una maturazione che avevamo già notato sia in Coppa De Morpurgo che agli assoluti di Bari. Al Monviso di Torino, mentre pranzava al ristorante del club, Adriano si alzava di scatto ad ogni trillo di telefono sperando che portasse l'annuncio della nascita del primogenito. A Bari avevo la stanza accanto alla sua. Ci trovavamo spesso in ascensore la sera al termine delle gare. Alla mia faccia interrogativa Adriano rispondeva lento: « Ora vado a telefonare a Niccolò, gli dico che papà si è comportato bene, che ha vinto, che è il più forte d'Italia. Lui mi crede, non è come voi, non mi parla dì Dominguez. °oi vado a mangiare e dopo quat- 'ro chiacchiere vado a letto ». 0anl sera alle diecl ,d°P° ave csnato con Lea Pericoli ed il dot *or. Stettim. il medico dell ipno 'raiP.m9- era a tetto come un atle ta <-he Sl rispetti. Sono venuti i risultati in campo nazionale, sono seguiti i risultati in campo Inter nazionale. L'Importante è che con tinuino magari in Coopa Davis, II matrimonio, in fin dei conti, non è poi cosi brutto come lo dipinge Mario Belardinelli. o' c • Kino Cacioppo I , Adriano Panatta, nella foto accanto alla moglie Rosaria, si è dimostrato grande campione