Polemiche per i due alunni retrocessi in 1a elementare di Franco Marchiaro

Polemiche per i due alunni retrocessi in 1a elementare A rumore il mondo della scuola a Pavia Polemiche per i due alunni retrocessi in 1a elementare Alla fine dell'anno scolastico erano stati promossi in seconda - Il direttore didattico: "Li abbiamo tolto dalla classe temporaneamente, poi riprenderanno il loro posto" (Dal nostro inviato speciale) Pavia, 10 novembre. Il mondo della scuola a Pavia è nuovamente a rumore: questa volta per due alunni retrocessi in prima elementare dopo avere conseguito regolarmente la promozione in seconda l'anno scorso. Come si ricorda, il primo «caso» a scuotere l'ambiente fu quello dell'assessore provinciale all'istruzione Claudio Bertoluzzi, 30 anni, comunista, accusato di avere diffuso pubblicazioni oscene destinate all'infanzia, per alcuni volumi distribuiti ai doposcuola in una ventina di Comuni (il Bertoluzzi venne poi processato in giugno e condannato a due mesi di reclusione con i benefici di legge; ora è in attesa d'appello). Lo scalpore si era quasi placato quando, iniziato il nuovo anno scolastico, vi fu il secondo episodio. A Groppello Cairoli, malgrado il parere contrario del consiglio di circolo, si giunse all'istituzione di una quinta classe che raccoglieva solo ripetenti: una emarginazione per questi ragazzi nei confronti dei loro compagni «piti bravi». Ora, infine, il terzo «caso», quello degli alunni retrocessi. Francesco Guasconi, figlio di un mungitore, e Luana Quintino, appartenente a una famiglia di operai, entrambi di sette anni, hanno frequentato l'anno scorso la prima elementare alla scuola «Luigi Maestri», nel quartiere Ponte di Pietra. Insegnanti, Nicolina Coletta e Noris Dellisanti. «Avevano entrambi problemi di ambientazione — dicono adesso le maestre —, per questo ci siamo preoccupate prima dei due ragazzi sotto il profilo dell'integrazione, poi abbiamo affrontato il discorso dell'insegnamento». In questo spirito, d'accordo anche con l'equipe di pedagogisti del Comune che seguono l'attività degli insegnanti, e con i rappresentanti dei genitori, per Francesco e Luana fu decisa la promozione alla seconda: «Le prime due classi elementari — spiegano le insegnanti — costituiscono un unico ciclo, la preparazione avrebbe potuto continuare quest'anno. D'altra parte, i programmi ministeriali e l'orientamento didattico e pedagogico consigliano a non creare sbarramenti fiscali nell'ambito del primo ciclo della scuola elementare». In pratica, ciò significa che non si deve bocciare che in casi eccezionali. E tale non fu ritenuta la situazione dei due bambini. Francesco Guasconi e Luana Quintino, però, quest'anno non sono stati confermati alla «Luigi Maestri» e le due nuove insegnanti — Bianchi e Fava — devono avere altri orientamenti. Così vennero prese in considerazione l'idea e l'opportunità di retrocedere i due bimbi in prima, d'accordo col direttore didattico, professor Ermete Bernuzzi. Francesco e Luana sono immaturi — dev'essere stato, grosso modo, il discorso —, meglio farli tornare indietro di un anno. In effetti, anche se il professor Bernuzzi afferma che «non vi è stato alcun provvedimento formale nei confronti dei due alunni», le cose sono andate così. «Per Luana — dice il direttore — è stato soltanto esaminato con gli insegnanti il problema delle sue possibilità di reggere al passo degli altri compagni di scuola». In effetti, risultereDbe che il 6 novembre il collegio dei docenti ha discusso e convenuto, in base agli elementi addotti dagli insegnanti, di accogliere i due alunni in prima per un certo periodo, per poi riammetterli nella classe di provenienza. Per Francesco non vi sono dubbi, comunque; lo dice il direttore. «Il ragazzo — spiega Ermete Bernuzzi — è stato inviato con i compagni di prima per essere assistito in maniera da poter riprendere al più presto il suo posto in seconda e giungere così, alla fi¬ ne dell'anno, alla promozione in terza». Soggiunge il direttore: «In ogni caso il problema è che Francesco Guasconi e Luana Quintino imparino bene a leggere e scrivere ». Nessuno, però, sembra sia preoccupato dello choc per i ragazzi: la retrocessione potrebbe influire sulla loro personalità, forse già debole, lasciando tracce durature. «Perché sono arrivati in seconda senza saper leggere e scrivere?», ci chiede il direttore. E' nei suoi diritti indagare, ma eventuali colpe o errori non devono ricadere su Francesco e Luana, che già soffrono per l'assurdo fluttuare di insegnanti da una scuola all'altra. Franco Marchiaro

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