Karen deve sopravvive

Karen deve sopravvive La sentenza in Usa Karen deve sopravvive New York, 10 novembre. Robert Muir, un magistrato della corte superiore di Morristown, nel New Jersey, ha sentenziato che la ventunenne Karen Anne Quinlan, in coma da sette mesi, non deve essere lasciata morire e dovrà essere tenuta in vita a tempo indefinito, con le apparecchiature che sono collegate con il suo corpo. Il giudice Muir ha così respinto la richiesta dei genitori di Karen di essere autorizzati a farla morire « con dignità », staccando il polmone d'acciaio che da circa sette mesi la mantiene in uno stato di vita vegetativa. In una dichiarazione di 50 pagine, dal linguaggio estremamente cauto in cui si tocca il problema del trattamento dei malati incurabili, il magistrato, respingendo la tesi dei coniugi Quinlan di avere il diritto morale e legale di decidere se staccare il respiratore, afferma che « si tratta di una decisione di carattere medico, come è di carattere medico la continuazione della cura di Karen». Nella sua decisione, che non ha chiari precedenti nella storia della giurisprudenza, il giudice doveva rispondere a due domande estremamente difficili e che interessano tutti: esiste un « Diritto di morire », e c'è un punto al di là del quale non è più necessario mantenere la vita con mezzi artificiali? La sentenza odierna ha creato un « precedente ». Karen Quinlan fu ricoverata d'urgenza in aprile, mentre si trovava ad una festa. Il ragazzo che l'accompagnò all'ospedale ha spiegato che la giovane perse conoscenza dopo aver bevuto un bicchiere di gin and tonic — una bevanda alcolica comunissima e relativamente leggera — e i medici appurarono che il liquore, entrando in sinergismo con barbiturici e tranquillanti che la ragazza aveva ingerito prima di uscir di casa, formò una miscela esplosiva che spense in Karen la luce della coscienza.

Persone citate: Karen Anne Quinlan, Karen Quinlan, Muir, Quinlan, Robert Muir

Luoghi citati: New Jersey, New York, Usa