Munari è fuori guida Darniche

Munari è fuori guida Darniche Tour de Corse terribile Munari è fuori guida Darniche Tre Alpine già fuori gara e in difficoltà anche l'unica Opel rimasta - Andruet con l'Alfetta al 2° posto (Dal nostro inviato speciale) Ajaccio, 8 novembre. Il rallye delle diecimila curve (ma qui sostengono che, in realtà, sono oltre 18 mila) è partito oggi alle 13 da Ajaccio. Il via a questa nona prova del campionato mondiale marche è stato dato dal principe Napoleone in un clima di sagra paesana, di Mille Miglia formato ridotto. In programma quasi 1400 km, otto prove speciali e due settori a media cronometrata. Ventisei ore di gara senza respiro suddivise In due tappe. Al via sono 76 equipaggi, in maggior parte còrsi. Al completo le squadre «ufficiali»: la Lancia con le Stratos di Munari (270 cv), Pinto e Darniche (250 cv), l'Alpine Renault con le A-310 di Therier e Vincent (200 cv) e le berlinette A110 di Nicolas, Larrousse e Serpaggi (165 cv), l'Alfa Romeo con l'Alfetta GT di Andruet (240 cv) e i la Opel con le Ascona (200 cv) di I Chasseuil e Clarr. Interessanti le anticipazioni sui programmi delle varie case per il prossimo anno. La Lancia Intende partecipare al campionato mondiale marche cimentandosi, a differenza dell'attuale stagione, in tutte le prove, almeno fino ad una definizione certa della lotta per II titolo. L'Alpine attende che si attui il cambio al vertice della Renault (il vecchio presidente Dreyfus si è ritirato, cosa farà il nuovo?). L'Opel schiererà nel «marche» due o tre Kadett con Rorhl e Aaltonen o Kullang. L'Alfa Romeo svilupperà il progetto di una nuova Alfetta GT con motore 8 cilindri Montreal (esordio del prototipo già ai primi di dicembre nel rally delle Valli Piacentine) con la speranza di costruirne 400 esemplari per l'omologazione In gruppo 4. Per quanto riguarda la Fiat, assente in Corsica, le 131 dovrebbero essere allineate nelle prove di maggior prestigio dei vari campionati, salvo Montecarlo, in cui i gloriosi spider 124 daranno l'addio alle competizioni. Nel Tour la Lancia chiarisce subito le idee a tutti: la Stratos è la «regina» dei rallies e lo ribadisce. Nel primo settore cronometrato, 157 km da Palneca a St-Laurent, con salite e discese mozzafiato (un'ora e 44' il tempo imposto ), Munari è il più veloce in un'ora 57'01" malgrado la vettura sia sovrasterzante vuol per problemi di assetto vuol per il progressivo consumo delle gomme. Sandro rifila 18" a Darniche, 53" ad Andruet e 1'57" a Nicolas. Pinto è solo ottavo, a 6'21" dal veneto, quando avrebbe potuto essere comodamente secondo. Purtroppo, negli ultimi sei chilometri della prova, un pneumatico posteriore della Stratos «dechappa», la macchina si Imblzzarisce e finisce fuori strada: un'altra copertura e Il braccetto di una sospensione si rompono. Pinto riparte ed arriva all'assistenza sui cerchioni. Furibondo, naturalmente. L'Alpine perde Serpaggi e Therier (il francese fora due gomme, poi rompe II motore), l'Opel, Chasseuil (motore), mentre Clarr è in ritardo per una «panne» di benzina. La Casa francese ha Vincent In ritardo e ha perso ben tre macchine: Serpaggi, Therier (ha forato due volte, poi rotto il motore) e Larrousse (anch'egll ha forato, ha fatto un testa-coda e urtato contro una roccia con la parte posteriore della sua berlinetta fracassando sospensioni e telalo). L'Opel ha lasciato per strada Chasseuil (motore) mentre Clarr conclude al 61° posto, in pratica fuori gara, per una • panne » di benzina. A Munari non sfugge la prima prova speciale del Tour, da Talasani a La Porte (km 24,7). il veneto batte Nicolas (a 1'07"), Andruet (a 1 '19"). Darniche (a 1 '25") e Pinto (a 1'41"), il Tour pare saldamente nelle sue mani, ma ecco l'Imprevisto. Il colpo di scena maligno. Nel veloce trasferimento da La Porte al controllo orarlo di Barchetta, la Stratos esce di strada in curva e vola oltre un ammasso di pietre. La macchina in apparenza non ha danni, ma Munari e Mannucci non riescono, neppure con l'aiuto di alcuni spettatori, a rimetterla In carreggiata. Il rallye perde il suo protagonista « numero uno », in testa si porta Darniche. Quali altre sorprese ci riserverà la gara prima di concludersi domani ad Ajaccio? Michele Fenu La classifica: 1. Darniche-Mahé (Lancia-Stratos) 2 ore 19'38"; 2. Andruet-Jouanny (Alfetta GT) a 29"; 3. Nicolas-Laverne (AlpineRenault A-110) a 1'21"; 4. HenryGelin (Alpine Renault A-110) a 6'11"; 5. Pinto-Bernacchini (Lancia Stratos) a 6'19".

Luoghi citati: Corsica, Montecarlo