Arbitri, i "big,, a riposo

Arbitri, i "big,, a riposo Arbitri, i "big,, a riposo Le difficoltà di Parola e Corsini, alle prese con alcuni giocatori in non buone condizioni fisiche, non impediscono ai due tecnici di attendere con una certa impazienza l'inizio della sfida diretta di oggi allo stadio torinese. Rituffarsi nel campionato vuol dire per la Juventus e per la Lazio (come per la Fiorentina che va in campo a Bologna) dimenticare un poco il negativo mercoledì di Coppa, scordare II gol beffa di Danner e le prodezze di Johan Cruyff. La Juventus può consolarsi con un ricorso storico, prima di concentrarsi sulla difesa dello scudetto: l'Ajax di Kovacs apri Il suo periodo d'oro (due Coppe dei Campioni, altrettanti titoli nazionali) proprio da una sconfitta per A a 3 contro il Borussia Moenchengladbach. Per gli olandesi si trattò di una amichevole, ma il riferimento rimane e lo ricordiamo come un augurio. La Lazio, che molti vogliono dimessa e toccata da polemiche interne, costituisce per i bianconeri un grosso pericolo proprio perché non può permettersi di deludere ancora, se non vuole trovarsi l'ambiente in ebollizione al ritorno nella capitale. Corsini, anche se non ha potuto ovviamente assistere alla partita di mercoledì scorso contro I tedeschi, ha indicato In Scirea l'uomo più in forma della Juventus, l'elemento più pericoloso per i suoi inserimenti sul fronte offensivo. Il trainer non ha accennato alle contromisure studiate, ma è certo che la difesa della Lazio starà attenta a «far uscire» un uomo sul libero bianconero, quando questi si porterà avanti. La partita è affrontata a carte abbastanza scoperte: occorrerà vedere come influiranno sullo spettacolo il terreno pesante e soprattutto la fa¬ tica del mercoledì internazionale. Quella della pioggia è una insidia generale, nell'Italia del Nord, ma il campionato e le sue protagoniste hanno fretta, ci saranno ritmo ed agonismo nonostante le condizioni dei campi. Ci sono squadre, Il Torino sopra tutte, che di domenica in domenica affrontano una verifica non solo delle loro ambizioni, ma dell'etichetta che è stata loro affibbiata sette giorni prima. Ora i granata sono, secondo alcuni, già in possesso di un gioco d'attacco convincente e sicuro. Noi preferiamo dire che sono tra i profeti più credibili di una mentalità nuova, che può garantire in prolezione futura successi e spettacolo. Al momento, siamo pronti ad aspet¬ tarci la grossa partita o la «scivolata*; la continuità ad alti rendimenti è difficile da raggiungere, e Marassi è un campo stregato per i granata, anche se Radice è un tipo che non si cura di certe tradizioni. Molti dovrebbero essere I confronti equilibrati, emozianantl, perché se si esclude il Napoli (in grado di opporre un forte impianto di squadra alla rabbia di un Riva che si vuole sulla via del completo ritorno) nessuna squadra può sentirsi rassicurata in pieno dall'appoggio del fattore campo. Gare di difficile valutazione sono Bologna-Fiorentina, e la stessa Inter-Verona che pure vede i nerazzurri di Chiappella favoriti. Il derby dell'Appennino presenta un Bologna reduce da un pareggio esterno (contro la Lazio) ma da una modesta prestazione; la Fiorentina avrà nelle gambe il pesante mercoledì di Coppa, la partita in Germania Est con tanto di supplementari ad il viaggio. A rigor di logica, la squadra di Pesacela è in situazione migliore, ma questa Fiorentina dovrà bene concretizzare un giorno tutte le speranze sorte attorno a lei. E' una squadra di giovani bizzarri, e per questo imprevedibili. L'Inter teme le trappole di Valcareggi. La sconfitta subita domenica scorsa dagli avversari contro il Napoli a Verona, non tranquillizza i nerazzurri. I gialloblu hanno in attacco gente svelta, tipi opportunisti come Zlgonl (se ha recuperato la botta di sette giorni or sono) e Luppi sentono il gol con notevole fiuto. L'Inter ha solo Boninsegna, per il resto deve sperare da incursioni dei centrocampisti, anche se Mazzola non può continuare a fare la parte del salvatore della patria interista (magari con un gioco troppo Individuale, ma almeno effervescente). Per gli arbitri, non molto convincenti nel turno precedente, è una domenica delicata. La affrontano con una squadra priva di • big» (sono a riposo, fra gli altri, Agnolin e Michelotti) ed abbastanza giovane: 35 anni contano Pieri e Casarln, 36 Ferdinando Reggiani, 38 Barboni e 39 Paolo Schiena che dirigerà Samp-Torino. Gemella dirige in serie B, mentre Rosario Lo Bello fa balzi In avanti nella scala delle valutazioni. Anche la classe arbitrale cerca nuovi sbocchi. C'è da sperare, nell'Interesse di tutti, che i «fischietti» meno noti dimostrino buone doti. b. p. Serie A, inizio ore 14,30 Programma Classifica Ascoli-Cesena NAPOLI punti 7 Arbltro Barbonl JUVENTUS 7 Bologna-Fiorentina MILAN 6 Francesco Panzino TORINO 5 Inter-Verona BOLOGNA 4 Gianfranco Menegali CESENA 4 Juventus-Lazio INTER 4 Paolo Casarln ROMA 4 Napoli-Cagliari LAZIO 4 Claudlo Plerl ASCOLI 4 Perugia-Como SAMPDORIA 3 Cesare Trentini FIORENTINA 3 Roma-Milan PERUGIA 3 Ferdinando Reggiani CAGLIARI 2 Sampdoria-Torino COMO 2 Paolo Schena VERONA 2