Bertela, un campione rinnovato

Bertela, un campione rinnovato Con allenamenti moderni ha vinto in uno sport antico Bertela, un campione rinnovato Ha eguagliato il grande Manzo nel pallone elastico - Gli pronosticano altri quattro anni di attività piena - Nuove prospettive per il campionato, gli sferisteri e (forse) le scommesse Lo spareggio di Cuneo ha ridato ad Alba e Felice Bertola II titolo tricolore dì pallone elastico: la folla è Impazzita nello sferisterio per le prodezze degli atleti In campo, sono fiorite le ballate per il campione ritrovato e Locatelli ha raccolto nuovi allori assumendo dimensioni di • mago » agli occhi dei langaroli che di footing, • interval training » e saune sapevano ben poco, abituati alla rude realtà atletica di un Manzo. Bertola ha sconfitto anche la nouvelle vague, rappresentata da Berruti, Il ragazzo che gioca con I Ray Ban e usa la tavolozza non come svago ma come prima ragione di vita. Augusto Manzo, il gran vegliardo, ed Elio Locatelli, Il preparatore atletico di Bertolè, hanno pronosticato al vincitore ancora quattro anni di attività piena. Il campionissimo di Gottasecca, che domenica ad Alba si esibirà contro Belmonte e Balocco nella finale del Trofeo Martini e disputerà poi una mezza dozzina di Incontri prima del meritato riposo, è Intenzionato a fare sul serio. In questi momenti di riflessioni e di programmi per II futuro, Felice ha già fatto le sue scelte, pur Inebriandosi della gioia del grande successo. « Resterò quasi sicuramente ad Alba — ha dichiarato Bertola — dove tutti mi vogliono bene e mi hanno aiutato nella sofferta riscossa e continuerò ad allenarmi seriamente agli ordini di Locatelli, magari In compagnia del mio amico Gianni Ocleppo, il tennista. Per quel che riguarda la composizione futura della squadra bisognerà attendere le decisioni (e le eventuali classifiche) della Federazione ». Sembra Infatti, dopo le vibranti critiche di Berruti costretto ad un duro lavoro per tamponare le frequenti falle del compagni, e ritenutosi svantaggiato nel conIronti del rivale, che ci siano In vista parecchie novità per la prossima stagione pallonlstica. Forse non si supererà l'assurda formula delle finali (incomprensibili dopo un campionato lungo e faticoso che evidenzia chiaramente alla fine la forza del valori In campo) ma si arriverà quasi sicuramente, prima della formazione delle squadre (accora dieci o ridotte ad otto?) allo stilare una clasiflca dei terzini con impossibilità per I big di scegliere I migliori. Si dovranno pure eliminare molti dei mille tornei che costellano la stagione pallonistica dei grandi, costretti a giocare trequa'.tro volte la settimana con conseguente enorme dispendio di energie. Sarà pure da altrontare (e la Federazione dovrà porselo come obbiettivo) il problema degli sleristeri, alcuni decisamente poco capienti e superati, per un rilancio in grande stile (alla luce degli incassi da record registrati sd Alba e Cuneo per Bertola-Berrutl) del pallone. «Occorre uno sferisterio per diecimila persone — diceva mar- tedi il commissario della zona di Torino Manfredi — la gente deve avere la possibilità di vedere questi incontri senza doversi arrampicare sugli alberi o sulla rete di protezione. Esiste la possibilità di ampliare anche quello di Torino prima di poter riutilizzare (comitati di quartiere permettendo) l'ex-Fortino». A Sanremo in febbraio si terrà il congresso della Fipe (Federazione Italiana Pallone Elastico) e ci sarà forse battaglia. E' In discussione anche, visto il fermento In Liguria e I clamorosi fatti di Torino, il problema delle scommesse, prima Ignorate a lungo ora Invece costume da eliminare. A Cuneo nella super-sfida gli scommettitori hanno puntato prima della partita, limitandosi poi a qualche diecimila sottobanco per II vigile controllo della Federazione, dei Carabinieri e della Finanza. La gente comunque è accorsa ugualmente allo sferisterio, attratta più che dalle scommesse dallo spettacolo. Da più parti, perché le scommesse sopravvivano, si chiede una regolamentazione con totalizzatori e botteghini come all'ippica (dove però l'aggravio fiscale è di molto minore) o con appositi spazi delimitati dove possano raggrupparsi gli scommettitori senza andare ad infastidire i giocatori. Il problema comunque, per propagandare questo sport anche alle nuove leve, esiste. La Federazione non può continuare ad Ignorare una evidenza lampante. Giovanni Binda