Il primo elicottero "tutto italiano,, presentato ieri a Leone dall'Agusta di Bruno Ghibaudi

Il primo elicottero "tutto italiano,, presentato ieri a Leone dall'Agusta Il primo elicottero "tutto italiano,, presentato ieri a Leone dall'Agusta Roma. 4 novembre. Si chiama « Hirundo » (rondine) il nuovo elicottero « tutto italiano » che l'Agusta di Cascina Costa, l'industria produttrice, ha presentato stamattina al presidente della Repubblica Giovanni Leone nella tenuta di Castelporziano. A bordo dell'« Hirundo » Leone ha compiuto un ampio giro su Roma, passando sul Colosseo, sulla basilica di San Pietro e sul Quirinale, per atterrare poi nuovamente a Castelporziano. Subito dopo anche noi, con pochi colleghi della stampa specializzata, siamo stati portati in volo per una prova. La scheda tecnica dell'A109 (questa è la sigla produttiva del nuovo elicottero) evi¬ denzia caratteristiche d'avanguardia: lunghezza 13 metri, rotore quadripala di 11 metri di diametro, apparato motore costituito da due turbine Allison 250/C/20/E che erogano una potenza complessiva di 800 Cv, carrello retrattile. Può trasportare in volo sette passeggeri oltre al pilota, ad una velocità massima di 310 km orari e ad una velocità di crociera di 280, raggiungendo una quota massima di 4600 metri. L'autonomia è di circa 600 km, pari ad una durata di volo di 3 ore e 40 minuti. La strumentazione e gli apparati elettronici di bordo, tutti modernissimi, consentono il volo strumentale, notturno e in qualsiasi condizione me¬ teorologica e ambientale. Il costo d'acquisto dell'A109, nella versione base, si aggira sui 400 milioni; quello di gestione, valutato su un impiego medio di 600 ore l'anno, oscilla sulle 75 mila lire per ogni ora di volo. Per questa nuova macchina, caratterizzata da alta velocità di crociera, rumorosità molto contenuta, elevato comfort, basso costo d'esercizio e massime garanzie di sicurezza, l'Agusta ha già ricevuto più di 200 prenotazioni, in prevalenza fatte da operatori commerciali americani e canadesi e da compagnie petrolifere europee per il trasporto di dirigenti e personalità. Le prime consegne sono state già effettuate. Se¬ condo le previsioni degli esperti, l'Agusta si prepara a produrre circa 200 A-109 all'anno. Ed è significativo che i primi successi di vendita siano stati ottenuti proprio su un mercato difficile come quello del Nord America. «Per adeguare la produzione alle nuove richieste l'Agusta, che attualmente con 7 mila dipendenti produce una quarantina di elicotteri di vario tipo al mese e ne esporta V80 per cento in 54 Paesi, dovrà assumere altri 1200 dipendenti — dice l'ing. Pietro Pruscione, amministratore delegato della società — senza contare che la nostra produzione procura lavoro indotto, per accessori e componenti vari, ad almeno altre 16 mila persone. Le ricerche dì base per l'A-109 sono venute a costare circa 14 miliardi. Il fatto che ne stiamo investendo altri 25 in nuovi impianti produttivi conferma la nostra fiducia nell'espansione dell'elicottero». Con un mercato che la costruzione di macchine su licenza straniera limitava fino a ieri all'Europa, al Medio Oriente e all'Africa, l'Agusta è riuscita a far diventare l'Italia il secondo paese esportatore di elicotteri, dopo gli Stati Uniti. Per una macchina d'avanguardia e tutta italiana, dalla ricerca alla progettazione e alla costruzione, come l'A-109, il mercato diventa ora il mondo intero. Bruno Ghibaudi

Persone citate: Giovanni Leone, Pietro Pruscione

Luoghi citati: Africa, Europa, Italia, Medio Oriente, Nord America, Roma, Stati Uniti