Bancari: così nascono le liquidazioni-record di Marco Tosatti

Bancari: così nascono le liquidazioni-record Cosa capita nella giungla retributiva Bancari: così nascono le liquidazioni-record Il Banco di Napoli ha portato l'indennità, per i funzionari e i dirigenti, ad un mese e mezzo per ogni anno di servizio I vantaggi della scala mobile rispetto al settore dell'industria Roma, 26 ottobre. La «giungla retributiva» è più folta di quanto si creda, tanto che alcune parti di essa sono ancora celate all'opinione pubblica, come il settore dei bancari, grazie all'estremo frazionamento del settore, Quasi tutte le Casse di Risparmio hanno un contratto «proprio» per i dipendenti, e lo stesso vale per molte banche. In una situazione generale d; relativo privilegio, come è quella della categoria, vi sono alcuni esempi, denunciati dai sindacati, che colpiscono in | modo particolare. Ad esempio . la decisione della Banca Po- polare di Milano, che in occasione del 110° anniversario della sua fondazione avrebbe in animo di elargire ai suoi 2400 dipendenti 1700 milioni a titolo di gratifica. A questo I proposito l'onorevole Serva- dei presenterà nei prossimi giorni un'interrogazione parlamentare. Uri altro episodio che fa gridare allo scandalo è il «motu proprio» con il quale la Banca Toscana, nell'agosto scorso, oltre ad altre agevolazioni, ha concesso ai funzionari con gra !o di procuratore, di direttore di terza e di seconda, con cinque anni di anzianità di grado, 85 mila lire mensili, che diventano 170 dopo altri cinque anni, e che sono invece 220 mila lire mensili (2 milioni e 640 mila lire annue) dopo sette anni per i direttori di prima categoria. «E' inconcepibile — ci ha detto un sindacalista — che queste cose accadano proprio nel momento in cui si discute se dare cinquemila lire in più ai ferrovieri». Un privilegio diverso, ma egualmente costoso l'ha elar gito il Banco di Napoli (un I istituto di diritto pubblico controllato digli organi poli tici locali e «feudo» clientela re degli stessi) che ha portato ad un mese e mezzo per ogni anno di servizio la indennità di liquidazione per i suoi funzionari e dirigenti. «Un funzionario dopo 25-30 anni di servizio percepisce 20-25 milioni annui, un dirigente dai 25 ai 50 e anche oltre, a seconda dell'anzianità di servizio. Ecco come si arriva alle buonuscite "monstre"». L'intera categoria gode di una situazione invidiata da molti altri settori grazie ad un sistema di scala mobile «fra i migliori, secondo sol- tanto a quello di Montecito- rio, della Banca d'Italia e de-gli assicuratori». Nell'indù-stria il punto di scala mobile è fisso (da 543 a 948 lire), in-vece nel settore bancario vie- ne calcolato percentualmente rispetto allo stipendio: il pun-to bancario corrisponde all'I per cento della retribuzione. Per fare un esempio: nel '74 sono maturati 41 punti. Un impiegato di seconda catego- ria dell'industria, pari a un impiegato di prima nel setto- re del credito, ha avuto 189 mila 600 lire di scala mobile in più; il collega appena assu-nato del Credito ha avuto in- vece 473 mila 500 lire; uno che ha 14 anni di servizio ha preso 586 mila 700 lire; in- tine, per chi aveva 25 anni di servizio, l'aumento dell'indennità di contingenza nel '74 è stato di 711 mila 500 lire. Per il primo semestre del 1975 le proporzioni sono le seguenti: alle 78.550 lire dell'impiegato dell'industria corrispondono le 246 mila 300 del collega del Credito appena assunto (214 per cento in più), le 276 mila lire del collega del Credito con 14 anni di anzianità (215 per cento in più) e le 333 mila 700 lire del collega con 25 anni di servizio (325 per cento in più). Di questa situazione sono responsabili in primo luogo le amministrazioni degli Istituti di credito che fanno contratti «dalle mille e laute pieghe economiche» e, per il passato, anche alcuni organismi sindacali. Già da qualche anno, però ia Federazione lavoratori ban cari, che raggruppa i sindaca ti confederali e due organizza- zioni autonome, ed in particolare la Fidac-Cgil, sta combattendo una difficile battaglia per portare ordine all'interno del settore e per attenuare le disparità con le categorie di pari grado ma di diversa col- locazione, come appunto gli impiegati dell'industria. Alcuni obiettivi, come la riduzione dello straordinario annuo a cento ore, e la contrattazione degli organici (dal '72 vi sono state 35 mila assunzioni su 210 mila dipendenti) sono stati raggiunti. «Impiegati e commessi però non possono tollerare ciò che è avvenuto nel rinnovo contrattuale del '72. quando ci si accordò per 300 mila lire annue di aumento a tutti, e dopo un anno l'Assicredito (l'associazione delle aziende di credito/ ha concesso ai funzionari un milione in più». Il 31 dicembre si presenta un altro rinnovo contrattuale; mentre però la Fidac-Cgil, riferendosi alle indicazioni del direttivo della federazione unitaria del 2 e 3 ottobre, vorrebbe portare avanti una strategia che «senza mortificare gli aspetti salariali privilegi la parte normativa», pare che Cisl, Uil e autonomi premano per un tipo di piattaforma più spostata sulla parte salariale. Nei prossimi giorni dal confronto all'interno della federazione bancari scaturirà la risposta a queste tendenze diverse. Marco Tosatti

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