Vallesusa: governo e Montedison sono accusati di cattiva gestione

Vallesusa: governo e Montedison sono accusati di cattiva gestione "Processo pubblico,, ieri mattina a Rivarolo Vallesusa: governo e Montedison sono accusati di cattiva gestione "Non devono essere i lavoratori a pagare" ha detto il sindaco Rostagno - Altri interventi Governo e Montedison sono stati gli imputati del «proces-so pubblico» che si è svolto ieri mattina al cinema Lux di Rivarolo in risposta alla decisione di chiudere gli stabilimenti del Vallesusa, annunciata dall'amministratore delegato del gruppo, Grandi. E' emersa chiara la determinazione di «non lasciare passare una simile decisione». «Non devono essere i lavora- tori a pagare per la cattiva gestione dei dirigenti», ha detto il sindaco di Rivarolo, Rostagno. «Dipendenti, ammi- nistratori. politici e tutta la popolazione sapranno diien- aere questi posti di lavoro con tutte le loro forze e con tutti i mezzi possibili». La larga partecipazione di pubblico e la qualificata (ol- treché numerosa) adesione diforze politiche e amministra- tive ha dimostrato come sia sentito il problema. La popò- lazione si sente coinvolta in prima persona perché sa che almeno il 50 per cento del ca-pitale Montedison è di prove-nienza pubblica. «Vogliamo le I ;or2e politiche con noi per i p\ combattere una battaglia e. p non come intermediari sulla nostra pelle», ha detto il se- c < "n sommario quadro del sei tore tessile ricordando come i sia quello che porta maggiori guadagni alla bilancia dei pa I gamenti (2 mila miliardi) e occupi in maggioranza donne ! in zone montane e agricole in cui costituisce l'unica possibi I lità industriale. Ha quindi i concluso il suo intervento Proponendo la formazione di 1 un comitato permanente di lotta che, comprenda ammini ' st rat ori locali, forze politiche ! e sindacali, ! Dl, un «generale attacco alla \ Produzione manifatturiera» 1 na »™ece Parlato a nome dei, la Federazione nazionale tes- f1'1, " ! Leone. gretario della Federazione , dprovinciale dei tessili, Lucia- : no. «Se polìtici e amministra-• tori lasceranno passare que- ■ zste manovre, dimostreranno cdi essere capaci solo a co- ; struire fognature o gestire gli > nenti comunali di assistenza». ; Luciano ha anche tracciato nzsegretario della Uil, «Governo e grossi, gruppi perseguono gli stessi fini — ha detto —. H potere pubblico ha deciso di eliminare il lavoro femminile e manifatturiero sotto le spinte delle altre aziende a partecipazione statale come la Gepì o l'Eni. I E' quindi il governo che noiì chiamiamo come primo re-, sponsabile della situazione del Vallesusa». «Neppure un posto dì lavo- ! ro può essere messo in di- ! scusatone — ha detto l'assessore provinciale al lavoro, Mercandino —. primo perché sono posti costruiti col dena-] re pubblico, poi perché il settare tessile è l'unica alternativa che il Piemonte abbia ulla\ produzione automobilistica.' Ormai non possiamo più eredere alle promesse della Montedison. Ci sono slate raccontate già troppe bugie. Ma, a li-\ vello governativo, qualcuno j deve aver fatto finta di ere--, derci. altrimenti non saremmo a questo punto dopo tutti i soldi che sono stati buttati nel calderone Vallesusa e Montedison». L'onorevole Giorgio La Malla ha ammesso le difficoltà della Montedison, «ma solo perché gestita male. Un gruppo di questa importanza. i però, deve avere le risorse s. per ristrutturare la produzio-. ne senza essere costretto a chiudere stabilimenti ha , detto —. L'occupazione deve : rimanere al centro di qualsia• si programma di ristruttura ■ zionc». L'esponente repubbli cano ha anche fatto l'ipotesi ; che Je minacce di Grandi sia > no solo un «tentativo di ricat ; t0>> per ottenere nuovi finan zjamentj dallo stato ^enza dover fare i cambiamenti necessari. si,-riir<nJn„i n,.,- nH„r,yii he indicazioni pei attuaili — ha precisato -, non aspettare solo l'intervento pubblico. Se ! dirigenti Montedison non' Anche il consigliere regionale Alberton ha ricordato la necessità di mutamenti nella gestione Montedison: «Dalla- zienda però devono venire le sanno farlo bisogna allora cercare nuove forze ancora sanamente imprenditoriali. E' necessario che la Montedison ritrevi il suo vero volto industriale abbandonando le manovre speculative e finanziarie». ,.Il consigliere comunale di Grandi devono essere imme- u t , allontanati perché fodtoMsti» 'nLavaci ° aisonesu». ^ Giorgio Destefanis Rivarolo, Iacona, ha replicato duramente alla tesi avanzata da La Malfa: «Non si può permettere un simile ricatto — ha detto —. Non è concepibi f,i Grand> senza che il gover n° ne sapp,a nulla' Se le cose le che un'azienda con capitalepubblico al 50 per cento fac- ■ia dichiarazioni come quella stanno cosi, sia Cefìs che

Persone citate: Alberton, Giorgio Destefanis, Iacona, La Malfa, Malla, Mercandino, Rivarolo Vallesusa, Rostagno

Luoghi citati: Piemonte, Rivarolo