Kissinger dagli "eredi" di Mao e Ciu di Vittorio Zucconi

Kissinger dagli "eredi" di Mao e Ciu Kissinger dagli "eredi" di Mao e Ciu (Segue dalla 1a pagina) Nord Vietnam in Indocina, | essendo Hanoi vicina ai sovieI tici. Entrambe vogliono ! un'Europa politicamente e j militarmente forte, in funzioj ne di contenimento anti-sovie; tico. I cinesi vedono con favore un rinnovamento del trati tato militare fra Giappone e j Usa (Kissinger ha sostato ; brevemente anche a Tokio e , altrettanto farà Ford) poiché essi avversano radicalmente I la prospettiva di un riarmo ! giapponese o di un riavvicina- j mento fra Tokio e Mosca. Ri 1 mungono l'interesse e il biso gno della tecnologia occiden tale, di cui gli Usa vorrebbero I essere i soli esportatori in Cina, Le zone di «interessi convergenti» sono tante e di tale importanza che uno dei più ; autorevoli analisti di politica estera americana (Michael | Pillsbury sulla rivista Foreign I Policy) è giunto addirittura a formulare l'ipotesi di un'assi-1 stenza militare americana ai cinesi come «deterrente» contro intenzioni bellicose sovietiche. Il tema dei rapporti con l'Urss sarà, ha detto Kissinger ai giornalisti che viaggiano con lui, ai primissimi posti delle conversazioni con i capi cinesi: essi guardano alle difficoltà del negoziato strategico russo-americano (e alla possibilità che il vertice Breznev-Ford venga di conseguenza rinviato) con ovvio interesse, ritenendo che tanto maggiori i problemi tra Mosca e Washington tanto più alte le «chances» di stringere il legame Pechino-Washington. Il viaggio di Ford potrebbe a questo punto essere rinviato soltanto se Kissinger incontrasse a Pechino un'atmosfera «totalmente non congeniale» ha detto il segretario di Stato, ipotesi improbabile visto che semmai le inquietudini cinesi nascono dalla lentezza con la quale progredisce il miglioramento dei rapporti con gli Stati Uniti. Vittorio Zucconi

Persone citate: Breznev, Kissinger, Mao, Pillsbury