Le pagelle granata
Le pagelle granata Le pagelle granata (Dal nostro inviato speciale) Bologna, 5 ottobre. CASTELLINI — Senza colpa sul gol, lasciato scoperto da una ingenuità dei colleghi, sicuro nei pochi interventi che ha dovuto compiere. GORIN — Due o tre errori per troppo entusiasmo, ma nel complesso una gara egregia su un Bertuzzo che con i suoi spostamenti sembra fatto apposta per mandare in barca il suo terzino. SALVADORI — Ottimo, sia come interdittore che come uomo di spinta. Nel finale affannoso è stato fra i più lucidi, segno di già buona condizione fisica (oltre che di classe). PATRIZIO SALA — Ha esordito in serie A senza affanno, senza smarrire il senso della posizione e la disinvoltura dimostrata nelle prime prove in maglia granata. Chi l'ha « pescato » questa estate ha visto giusto. MOZZINI — In crescendo, ha tenuto a bada un Clerici magari in ritardo di forma, ma sempre insidioso nel palleggio. Forte di testa, pronto anche ad inserirsi in avanti. SANTIN — Deve ancora applicarsi per migliorare la sicurezza in un ruolo difficile e per lui nuovo. Ha avuto qualche incertezza sul « tempo » degli interventi, si è salvato con il mestiere. CLAUDIO SALA — Una gara eccezionale per incisività e per essenzialità (lui così spesso accusato di personalismi), per grinta e spinta ai compagni. Il migliore in campo in senso assoluto. PECCI — E' salito di tono alla distanza, superata l'emozione per il ritorno a Bologna. Ha sfiorato un gol, si è battuto con caparbietà per ricucire i temi del gioco a centrocampo. GRAZIANI — Inizio incerto, poi qualcosa di buono lo ha fatto vedere. Ancora greve nei movimenti, poco svelto nei passaggi: questione di forma, e quindi di tempo. ZACCARELLI — Svagato, a volte assente, spesso imprevisto: nel Torino che lottava ha fatto gara a sé. Un peccato, occorre trovare la <■ chiave » di un rendimento da tempo non all'altezza delle capacità del giocatore. PULICI — Anche lui in progresso con il passare dei minuti, con un finale caparbio, con tackles combattuti senza vittimismi. Sfortunatissimo nel colpo di testa sul montante. q, p.
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